Uno studio spagnolo rivela che la diseguaglianza di genere risale al Neolitico

Uno studio spagnolo rivela che la diseguaglianza di genere risale al Neolitico
Grafico MCA della presenza di beni funerari, sesso (maschio / femmina) e indicatori isotopici della dieta e della mobilità.

Esiste da tempo una correlazione sociale profondamente radicata tra determinati lavori e generi biologici. Uno studio condotto dai ricercatori del Consejo Superior de Investigaciones Científicas in Spagna ha rivelato che l'associazione lavoro/genere iniziò 5.000 anni fa: i risultati supportano la tesi che la fonte delle disuguaglianze di genere è parzialmente radicata nell’Età Neolitica e nella sua colonizzazione dell'Europa da parte degli agricoltori.

Questo studio open source, sottoposto a revisione paritaria e presentato su PLOS, ha analizzato oltre 400 strumenti di pietra che furono sepolti in tombe in tutta Europa dal periodo del Neolitico antico per capire l'uso di ciascun oggetto. Ciascuno degli oggetti in pietra è stato esaminato utilizzando un microscopio elettronico a luce riflessa (Olympus BH2, ingrandimento da 50 × a 200 ×) e un microscopio binoculare (Olympus BX51TRF, ingrandimento 10 × e 40 ×) per identificare al meglio le tracce d’uso. L'acquisizione dell'immagine è stata ottenuta mediante una fotocamera Canon EOS1100D e assemblaggio multifocale utilizzando il software Helicon Focus.

I dati ottenuti sono stati in seguito messi in relazione con il sesso biologico della persona con cui era stato sepolto e incrociati con le informazioni ottenute dai diversi siti esaminati, attraverso MCA (Multiple Correspondence Analysis). Tenendo presente che la dicotomia femminile tra origine locale/non locale è forte solo nei siti dell’Europa orientale, il test è stato ripetuto una seconda volta, includendo i dati di mobilità ed escludendo il database dei siti orientali, per ottenere un quadro dell’area occidentale che potesse fare da termine di paragone per l’analisi generale.  

Attraverso questo metodo, i ricercatori hanno trovato una correlazione coerente: i maschi erano più comunemente seppelliti con strumenti usati per la caccia, la macellazione, la lavorazione del legno o strumenti “da offesa”, mentre le femmine venivano più spesso sepolte con strumenti di pietra usati per il trattamento di pelli di animali. C'erano, tuttavia, alcune eccezioni e differenze a seconda della comunità in Europa, suggerendo che i modelli di agricoltura - e la divisione del lavoro in base al sesso - erano diversi a seconda dell’area geografica.

Lo studio, ovviamente, ha tenuto anche conto del fatto che le tombe potrebbero non rappresentare accuratamente la vita quotidiana dei tempi, ma piuttosto una visione ideale secondo la mentalità sociale dell’epoca. Tuttavia, hanno notato i ricercatori, le versioni simboliche del sesso sono legate a dei ruoli di genere che sono stigmatizzati sino ad oggi. I primi risultati suggeriscono che le femmine ei bambini erano più maltrattati fisicamente rispetto ai maschi, mentre i maschi adulti erano quelli più spesso trovati con strumenti o armi di pietra.

"Si ritiene che la specializzazione dei compiti abbia avuto un ruolo fondamentale nell'emergere della proprietà, dell'accumulazione del surplus, della concentrazione del potere politico e dello sfruttamento sociale", ha osservato lo studio. "Tuttavia, questi processi sono spesso interpretati senza considerare le possibili divisioni sessuali nel lavoro e nei sistemi simbolici di genere, spesso consentendo a una gerarchia di genere binaria dominata dai maschi di essere un fattore implicito nei sistemi sociali neolitici".

Fonte: Journals plos 

 

 

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