Stonehenge: le ultime rivelazioni al Politecnico di Milano

Stonehenge: le ultime rivelazioni al Politecnico di Milano

Per la prima volta in Italia saranno discussi i misteri di Stonehenge dagli stessi protagonisti delle nuove recenti scoperte sul sito neolitico più misterioso del mondo. Nell’autunno scorso  un team internazionale di archeologi e scienziati ha rivelato la scoperta di un centinaio di pietre sotterranee, posizionate in verticale, in un sito distante da Stonehenge circa 3 miglia.

Ciò ha portato nuove prospettive nell’interpretazione del vero significato del sito e pone le basi per una revisione delle teorie finora formulate. Questa scoperta cambierà per sempre il paesaggio conosciuto del sito di Stonehenge, inscritto nella lista dei World Heritage Sites dell’UNESCO, e molto probabilmente anche la sua gestione e fruizione turistica.

Per fare chiarezza, il Centro Beni Culturali e il Laboratorio FDS del Politecnico di Milano organizzano il 18 maggio 2016, alle ore 9.30, Aula Rogers, Via Ampère 2, un incontro sul tema: Science and technology at Stonehenge: new methods and results. Il workshop è organizzato in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, del Civico Museo Archeologico di Milano, il Ludwig Boltzmann Institute e l’Università di Leicester.

Presenti al workshop due dei protagonisti delle recenti scoperte: Clive Ruggles, Professore Emerito dell’Università di Leicester, archeoastronomo e uno dei massimi studiosi di Stonehenge, che svelerà l’importanza astronomica dei nuovi allineamenti individuati  e Immo Trinks, del Ludwig Boltzmann Institute, che spiegherà invece l’insieme di tecniche innovative di ispezione geo-fisica che hanno portato alla scoperta delle pietre sotterranee.
La venuta alla luce dei nuovi reperti  è il risultato di un progetto quinquennale dello Stonehenge Hidden Landscapes team, di cui fa parte Immo Trinks, che si è avvalso delle più moderne tecnologie per creare mappe sotterranee di un esteso territorio senza il bisogno di effettuare scavi.  Il team ha utilizzato sistemi motorizzati equipaggiati con magnetometri, radar e sensori elettromagnetici per ottenere un impressionante mole di dati geo-referenziati che hanno consentito l’individuazione delle pietre nascoste a diversi metri di profondità.  

Questo il programma:
9.30 Opening - Manuela Grecchi, Politecnico di Milano - Prorettore
Lucia Toniolo – Presidente Centro Beni Culturali,  Politecnico di Milano
Marco Edoardo Minoja, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Segreteria Regionale Lombardia
Donatella Caporusso, Comune di Milano - Chief Conservator del Museo Civico Archeologico
10.30 - Giulio Magli, Politecnico di Milano, Centro Beni Culturali e Dipartimento di Matematica
Architecture, astronomy and sacred landscape in Neolithic Europe
Clive Ruggles, Professore Emerito dell’Università di Leicester, UK,
Recording and managing the astronomical importance of the Stonehenge World Heritage Site
Luigi Zanzi, Politecnico di Milano, Centro Beni Culturali “Geophysical technologies for archaeological  prospections
Immo Trinks, Ludwig Boltzmann Institute – Archaeological Prospection and Virtual Archaeology
The Stonehenge Hidden Landscapes Project – archaeological prospection at unprecedented scale and resolution. Objective, methods, technology and preliminary results
13.00 Domande e conclusioni

 

Approfondisci: Scienza e tecnologia a Stonehenge: nuovi metodi e risultati

Fonte: Politecnico di Milano

Related Articles