Un drone marino per l'archeologia: la sperimentazione presso lo Stagnone di Marsala

Un drone marino per l'archeologia: la sperimentazione presso lo Stagnone di Marsala

E' stata conclusa la campagna di ricerca archeo-geofisica e sperimentazione del drone marino HYDROMETRA realizzato dalla società Siralab Robotics. Il progetto ha coinvolto un gruppo di lavoro formato da enti pubblici e privati sotto l’egida scientifica della Soprintendenza del Mare della Regione Sicilia e con l’assistenza logistica del Gruppo Sommozzatori della Guardia di Finanza.

Il progetto di ricerca è stato interamente sostenuto con fondi privati delle aziende coinvolte (Int.Geo.Mod. srl di Perugia e Siralab Robotics di Terni) cui si è aggiunto il supporto logistico e le risorse umane degli enti sopra citati e della Thesaurus Service snc di Nicosia.

HYDROMETRA è un drone marino USV di piccole dimensioni e basso pescaggio, creato per l’esecuzione di rilievi sonici e morfobatimetrici in aree marine e lacustri con ridottissime profondità, normalmente non raggiungibili da mezzi convenzionali. Il drone ha un sistema di navigazione autonomo con percorsi preordinati ed un software di gestione della navigazione che permette di correggere la rotta e mantenere il punto nave anche in condizioni di vento e moto ondoso, grazie anche al sistema di propulsione differenziale a doppia elica. L’equipaggiamento standard a bordo prevede un Single Beam (SBES), un Side Scan Sonar (SSS) con tecnologia CHIRP e sistema di rilevamento ECHO e DOWNVISION. A questo si aggiungono telecamere subacquee IR e di superficie.

 

rilievo relitto

 

L’indagine è stata eseguita nell’area marina dello Stagnone di Marsala, presso l’Isola di Mozia, settore ben noto per l’insediamento punico presente sull’isola, per i numerosi relitti marini rinvenuti e per la strada lastricata sottomarina che univa anticamente l’isola con la terraferma. Il bacino con le aree insulari, esteso oltre 20 km, ha una profondità non superiore ad 1-2 m e nella maggior parte delle aree la batimetria non eccede i 50 cm, fattore che rende proibitivo l’utilizzo di mezzi di navigazione ordinaria per le ricerche oceanografiche.

I rilievi connessi alla sperimentazione del prototipo hanno permesso di ottenere informazioni importanti sulla presenza di strutture sommerse non note: in particolare l’indagine ha consentito il rinvenimento di un canale profondo circa 2 m in corrispondenza del Cothon di Mozia (l’antico porto di età punica), ricavato attraverso l’asportazione di alcuni banchi rocciosi antistanti l’area portuale. Il canale era probabilmente funzionale ad un più agevole avvicinamento delle imbarcazioni ai moli già noti. Attualmente HYDROMETRA è disponibile per servizi di monitoraggio ambientale e batimetrico sia in aree marine che in specchi lacustri. Per informazioni sulle attività, sui servizi e sulla commercializzazione di HYDROMETRA è possibile contattare Int.Geo.Mod.

 

Immagini:
Foto in alto: HYDROMETRA in azione presso le Saline di Marsala
Foto al centro: Rilievo di un relitto al sonar (vista SBES, ECHO e SIDE SCAN)

 

Fonte: Int.Geo.Mod. srl (www.intgeomod.com)

 

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