Disponibile gratuitamente il volume pubblicato da ENEA dal titolo "Cobalto, zaffera, smalto dall’antichità al XVIII secolo". Il cobalto e altri elementi chimici possono essere strumenti per la datazione, l’individuazione dell’origine dei materiali o delle tecnologie di produzione.
Gli agenti coloranti a base di cobalto per tingere i vetri azzurri sono stati utilizzati sin dall’antichità. Nel corso del tempo sono mutate le tecnologie per ottenere questi coloranti, ma il cobalto è stato sempre più impiegato per colorare in azzurro anche smalti, ceramiche e porcellane. In aggiunta, a partire dal XV secolo, un semilavorato vetroso contenente forti concentrazioni di cobalto (azzurro di smalto) è stato usato direttamente come pigmento nelle varie tecniche pittoriche.
Il cobalto può essere associato a vari elementi chimici che, a seconda del minerale, della provenienza e dei metodi di lavorazione possono in parte rimanere nei prodotti finiti. La loro determinazione, pertanto, può fornire indicazioni preziose per la datazione, l’individuazione dell’origine dei materiali o delle tecnologie di produzione.
Questa monografia è frutto di un’approfondita ricerca sui siti di origine dei minerali di cobalto, sulla loro estrazione, sulla produzione dei pigmenti ed il loro commercio.
Autori: Claudio Seccaroni, Jean-Pierre Haldi
Editore: ENEA
pp. 340, 2016
ISBN: 978-88-8286-341-8
Fonte: ENEA