Entrate a far parte della Lista del Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO nel 2001, le grotte di Yungang (Provincia dello Shanxi) sono rappresentative dell'arte scultoria cinese fiorita a seguito dell'introduzione del buddhismo in Cina.
Il sito di Yungang costituisce uno dei maggiori complessi rupestri del paese e ospita all'incirca 50 000 rappresentazioni scultoree del Buddha sparse tra 252 grotte.
Le più piccole non superano i 2 cm di altezza, mentre le più grandi raramente raggiungono i 17 metri. Questi magnifici esemplari dall'arte scultoria cinese sono da tempo soggetti all'erosione degli agenti atmosferici, che gradualmente le stanno deteriorando.
"Ancora oggi gli scienziati non sono in grado di arrestare "l'invecchiamento" delle statue con metodi chimici e fisici" ha affermato Li Zhirong, professore associato dell'Istituto dei Beni Culturali dell'Università Zhejiang.
"Perciò, il miglior modo di proteggere le grotte è preservare le informazioni in esse contenute in maniera scientifica, comprensiva ed autentica" ha concluso l'archeologo.
Per ovviare al problema dell'erosione, l'Istituto dei Beni Culturali dell'Università di Zhejiang ha intrapreso la costruzione di repliche delle statue del Buddha con stampanti 3D. Negli ultimi 5 mesi oltre 20 stampanti 3D hanno lavorato senza sosta per riprodurre gli esemplari presenti in 3 grotte del sito di Yungang.
L'impiego degli scanner 3D consente l'acquisizione di tutte le informazioni necessarie per la riproduzione delle grotte, con un piccolo margine di errore. Per una statua di 10 metri di altezza, la differenza tra l'originale e la replica è inferiore ai 5 millimetri.
Le repliche saranno esposte a breve nella città costiera di Qingdao.
Fonte: Institute of Archaeology CASS (Chinese Academy of Social Science)