Tecnologie digitali per conoscere e promuovere le Ville Venete

villa maninVenerdì 13 febbraio 2015 a Villa Manin di Passariano (UD) si è svolta la presentazione del terzo volume della collana “Comune e Diverso” promossa da FriulAdria e Azienda Speciale Villa Manin. "Dentro le ville venete. Un nuovo sguardo" è il titolo del volume che il prof. Giuseppe Barbieri, dell’Università Ca’ Foscari Venezia, ha curato per Banca FriulAdria Crédit Agricole.


L’assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti, intervenendo all’incontro, ha dichiarato che questo "è un momento particolare per Villa Manin, dove pochi minuti fa è stata nominata la nuova presidente del Consiglio di Amministrazione, Patrizia Moroso ed è un momento importante anche per la nuova dirigenza del settore culturale regionale, con le nomine alla Fondazione Aquileia e al nuovo Istituto per il patrimonio culturale. Con queste scelte la Giunta vuole dare nuovo impulso alle politiche culturali, coinvolgendo il mondo imprenditoriale in prima persona, come appunto a Passariano: tutto il settore è straordinariamente importante per questo angolo d’Italia che ha molto da offrire, e economia e cultura devono poter viaggiare insieme”.

 

L’affollata presentazione del volume è stata anche un’ottima occasione per un confronto a tutto campo sui temi della promozione con gli strumenti digitali più aggiornati, quelli offerti dalle ICT (Information and Communication Technologies), dell’incommensurabile patrimonio storico artistico rappresentato dal diffuso “sistema” delle Ville Venete, presente nell’area geografica del Nord Est italiano, tutelato dall’UNESCO come patrimonio mondiale dell’Umanità. Giuliana Fontanella, presidente dell’Istituto Regionale Ville Venete, fondato nel 1979 dalla Regione Veneto e dalla Regione Friuli Venezia Giulia per la promozione della conoscenza e per il miglior utilizzo della Villa Veneta, ha infatti ricordato la consistenza di un patrimonio che conta “oltre 4000 ville, di cui quasi 900 in questa regione”. Sul tema aperto alla discussione è intervenuta anche la presidente della Banca popolare Friul Adria Crédit Agricole, Chiara Mio, che ha evidenziato l’impegno dell’Istituto di credito nel settore.

Sul “caso Villa Manin” si è infine espressa la ricercatrice di Ca’ Foscari Carla Garozzo, che sull’argomento ha scritto un saggio ospitato nel volume presentato a Passariano: ”ormai su supporti portatili molto diffusi come gli smartphone, le tecnologie virtuali consentono oggi una gestione del patrimonio d’arte capace di favorire lo studio e la ricerca, o di diagnosticare eventuali interventi di restauro, ma soprattutto di comunicare al grande pubblico su un registro più divulgativo e turistico”. Lo studio presentato ipotizza un’organizzazione degli spazi di Villa Manin che consenta di affiancare all’attività espositiva vera e propria un’area dove “il visitatore possa vivere un’esperienza unica, immerso in un’atmosfera virtuale, diventando spettatore e attivando processi di intrattenimento e apprendimento”.

L’appuntamento è stato il primo di una nuova iniziativa curata dall’Azienda speciale Villa Manin, in collaborazione (oltre che con la banca) con l’associazione Colonos, il circolo Menocchio e il Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli: “Villa Manin Incontri”, questo il nome dell’iniziativa, vuole essere, come ha detto il sovrintendente Piero Colussi, “uno spazio nuovo, per un confronto senza pregiudizi sui temi della cultura, della lingua, del paesaggio e della tutela del patrimonio storico-artistico”.

 

Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia

 

Related Articles