Nelle due giornate di lavori (27 e 28 febbraio) si è svolta la prima revisione del progetto ArTeK - Satellite enabled Services for preservation and valorisation of cultural heritage, presso l’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR), partner del proegtto.
L’evento ha visto la presenza di un revisore dell’Agenzia Spaziale Europea e la partecipazione degli utenti (rappresentanti di Comuni, Soprintendenze, Parchi Archeologici, Parchi Regionali e altri stakeholder) che sono stati coinvolti nelle fasi di dimostrazione del progetto afferenti ai siti UNESCO di Matera e Villa Adriana e ai siti di Civita di Bagnoregio, Gianola e Baia.
ArTeK si pone come la naturale prosecuzione del progetto VIDEOR, presentato il 28 gennaio 2016 a Tivoli e che ha rappresentato il primo esempio di monitoraggio del patrimonio culturale attraverso dati di osservazione satellitare ed aerea per l’area di Villa Adriana.
ArTeK intende collocarsi, nell’attuale panorama dei servizi per i Beni Culturali, come uno strumento avanzato a supporto (i) della salvaguardia, attraverso il costante monitoraggio di siti di interesse culturale che necessitano di particolari controlli se minacciati da fattori ambientali (siano essi naturali o antropici), (ii) della valorizzazione, attraverso meccanismi di fruizione avanzati, e (iii) della gestione, attraverso la messa in opera di meccanismi di controllo, quali ad esempio, monitoraggio del comportamento dei visitatori all’interno di questo, volto a denotare sia i principali interessi – in base al calcolo dei tempi di sosta nei pressi di uno specifico monumento – sia eventuali trasgressioni.
Il progetto realizzerà una piattaforma informatica per l’erogazione di servizi nel settore dei Beni Culturali basati sullo sfruttamento combinato di tecnologie spaziali (Osservazione della Terra da satellite e drone, Telecomunicazione, Navigazione) e sui recenti progressi nel settore ICT, in particolare nelle tecnologie e nelle applicazioni web orientate ai servizi e delle piattaforme “cloud”, i quali offrono oggi nuove possibilità per la fornitura di servizi innovativi, efficaci e sostenibili per monitorare, gestire e valorizzare i beni culturali.
Inoltre, grazie ad ArTeK sarà possibile, attraverso l’interoperabilità, gestire, condividere e disseminare, aggiornare ed integrare informazioni provenienti anche da altre piattaforme istituzionali circa le possibili minacce, gli accertamenti, le condizioni e le misure di prevenzione (implementate o programmate) sui beni culturali.
Il progetto ArTeK, della durata di due anni e finanziato dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea) con il sostegno di ASI (Agenzia Spaziale Italiana), è sviluppato da NAIS (Nextant Applications and Innovative Solutions, una PMI del Lazio) in collaborazione con ISCR (Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, MiBACT), ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), CNR-IMAA (Consiglio Nazionale per le Ricerche – Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale), SUPERELECTRIC s.r.l., STRAGO s.p.a., ENAV (Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo) e ipTronix.
Fonte: ISCR