E' statua inaugurata la nuova installazione interattiva realizzata all'interno della mostra Terrantica aperta al Colosseo fino al prossimo 11 ottobre. L'installazione, aperta dal 5 agosto al 30 settembre 2015, dedicato a promuovere un approccio partecipativo al patrimonio culturale sul tema della Terra come fonte di vita.
Il progetto critic Globus promuove una nuova relazione tra mostra e pubblico e offre un significativo contributo all’approccio partecipativo al patrimonio culturale. Si tratta di uno spazio aperto e innovativo dove il visitatore potrà “socializzare” le emozioni legate alla propria esperienza di visita e contribuire con una testimonianza diretta al processo creativo sul tema antico e attuale della Terra come fonte di vita.
Un’installazione interattiva per tutti i visitatori del Colosseo che vorranno lasciare i loro messaggi sul tema intramontabile della Terra come fonte di vita: è critic Globus uno spazio tecnologico che completa il percorso della mostra Terrantica, curata da Maurizio Bettini e Giuseppe Pucci.
Dal 5 agosto al 30 settembre critic Globus si presenta come un ambiente fatto di materiali naturali – legno e terra cruda – in cui il visitatore è invitato a entrare da un pannello informativo. Una volta all’interno, attraverso uno schermo interattivo vengono proposte tre domande sulla Terra, la sua capacità di generare vita, il suo futuro e sui ricordi che il visitatore ha della propria terra d’origine.
I TRE QUESITI
1- Cos’è per te la Terra?
2- Come immagini il futuro del pianeta Terra?
3- Registra una ninna nanna, una poesia o una filastrocca della tua Terra.
All’esterno della cabina, su uno schermo di 42’’, e su un canale dedicato di youtube, saranno messi in onda i video registrati dal critic Globus, che diventeranno così un flusso continuo di immagini, opinioni, pensieri, poesie e canzoni. Un contrappunto emotivo e contemporaneo alla mostra Terrantica, il cui tema sono i paesaggi ancestrali, con i loro miti e le simbologie politiche e religiose.
Il visitatore del Colosseo, anche quanti non hanno visto la mostra, potranno lasciare una traccia, un’impronta del loro passaggio, contribuendo a dare idee e suggestioni al pubblico e agli operatori, per innescare ulteriori riflessioni e stimolare l’interazione sociale. I contributi più interessanti entreranno a far parte di un filmato che concluderà la mostra Terrantica e critic Globus.
Approfondimento
Voci e volti contemporanei per la Madre Terra
Nell'ambito della mostra Terrantica, curata da Maurizio Bettini e Giuseppe Pucci in programma al Colosseo fino all'11 ottobre 2015, è stato creato un progetto con l'obiettivo di sensibilizzare il grande pubblico alle tematiche della Terra, essenza fisica e metaforica della madre degli esseri viventi.
Nel percorso espositivo infatti vengono affrontati i vari aspetti della Madre Terra, che hanno connotato le civiltà antiche, dal Paleolitico all'età romana, nel Mediterraneo così come in Oriente.
Terra era per i Greci la potenza primordiale che aveva contribuito in vario modo alla fondazione degli elementi e alla venuta del Cosmo di Zeus, il “mondo come deve essere”; Terra per i Romani era anche l'insieme delle norme politiche e giuridiche che costituivano l'essenza della cittadinanza, ma Terra in tutte le civiltà è anche l'inarrestabile forza, femminile, generativa che rinnova e vivifica l’universo vivente.
Terra è madre e, in quanto tale, potenza che nutre i suoi figli; si è allora valorizzato anche quest'ultimo aspetto, in linea con le tematiche legate all'Expo 2015.
Con il critic Globus ogni visitatore avrà la possibilità di lasciare la sua storia, che sia legame con la propria terra, con la propria madre, con la propria cultura e anche con la propria tradizione alimentare. Un invito a depositare un segno all'interno di un universo narrativo che tutte le storie accoglie come la Terra Madre.
La storia raccontata nella mostra, storia di uomini e del loro rapporto con la madre e la natura, si intreccia in questo modo con le storie degli uomini di oggi, tenute insieme da un filo che tutti accomuna e che è quello della Terra, Madre che ci ha generato e che ci nutre e ci sostenta.
Descrizione del progetto
La realizzazione pratica avviene attraverso il percorso della mostra con il suo andamento sinuoso che richiama una galleria sotterranea e si conclude in uno spazio appositamente allestito all’interno del quale ogni visitatore - di qualunque provenienza geografica, lingua, modello sociale e culturale - può lasciare la sua testimonianza diretta.
Questo luogo, battezzato critic Globus e dotato di telecamera, è uno strumento già utilizzato in altre realtà museali, che consente a ciascun visitatore di raccontare e registrare la sua personale esperienza in formato video, secondo i temi individuati.
In tale ottica ogni esperienza sensoriale viene incoraggiata: non solo raccontare ma anche cantare nenie e filastrocche, piuttosto che mostrare immagini legate a questi argomenti (verrà creata un'apposita pagina Facebook dinamica/sito internet che accoglierà i documenti video e funzionerà come vetrina del progetto per tutta la sua durata, per la cui promozione sarà attivata una campagna social mirata).
Uno staff di registi e antropologi visuali si occuperà, durante il periodo della mostra, di selezionare le testimonianze più significative, raccogliendole in un video work in progress, che si arricchirà quotidianamente dei contributi dei visitatori, come tessere di un mosaico digitale costituente la parte contemporanea e viva del racconto storico.
L’idea è quella di andare incontro ai bisogni di partecipazione delle persone con l'obiettivo e l'auspicio che questa modalità possa rendere maggiormente consapevoli i visitatori nella fruizione del bene culturale e, lasciando un segno tangibile, continuare a vivere nella vita del monumento stesso.
Al termine della mostra sarà realizzato un finissage che includerà oltre alla presentazione del video finale, alcuni frammenti di racconti di scrittori e filosofi che hanno lasciato sul tema testimonianze importanti e un concerto di musica dal vivo con brani tratti dal folklore dei paesi del Mediterraneo inerenti al tema della Terra e dei suoi frutti.
Il progetto è promosso dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area archeologica di Roma con Electa e Coopculture.
Ulteriori informazioni su www.coopculture.it
Fonte: CoopCulture