Nuovo sito archeologico scoperto a Petra con Google Earth, UAV e Remote Sensing

Nuovo sito archeologico scoperto a Petra con Google Earth, UAV e Remote Sensing

Sulla base di immagini satellitari di WorldView-1 e WorldView-2, alcuni ricercatori degli Stati Uniti hanno scoperto un enorme monumento parte dell'antica città di Petra, in Giordania. La struttura, trovata da Sarah Parcak, un archeologo americano e specialista di telerilevamento, potrebbe avere 2.150 anni.

In un progetto iniziato più di tre anni fa le indagini satellitari della città hanno rivelato una struttura massiccia (56m per 49m), con una piattaforma interna pavimentata con lastre di pietra, fiancheggiata da colonne su un lato e con una scala gigantesca che discende verso est. Inoltre è stata trovata una struttura più piccola che misura 8,5 per 8,5m. La Ceramica individuata nei pressi della struttura suggerisce che il sito potrebbe avere più di 2.150 anni.

Parcak, ricercatore presso la University of Alabama, Stati Uniti d'America, ha espresso il suo stupore nel sentire che il monumento è stata una scoperta significativa. Nonostante che il sito trovasse a meno di un chilometro a sud della città principale di Petra non era stato individuato da altre indagini archeologiche.

 

petra 1

 

Secondo il rapporto, scritto da Parcak e il suo collega Christopher A. Tuttle, quando Parcak ha notato un contorno rettangolare strano che sporgeva dalla terra, lo aveva "classificato" come naturale, dato che i lati della struttura coincidevano con i rilievi naturali. Ma quando un collega ha utilizzato un Unmanned Aerial Vehicule (UAV) per catturare immagini ad alta risoluzione del sito, queste hanno rivelato il contorno di un monumento ancora tutto da scoprire.

Parcak si aspetta che satelliti e altre sofisticate nuove tecnologie possano portare ulteriori scoperte emozionanti nel corso dei prossimi anni; in particolare nel Sud-Est asiatico e in altre aree dove la vegetazione rende difficile l'individuazione di monumenti. Ad esempio ha messo in risalto il ruolo del LiDAR che ha permesso l'individuazione siti precedentemente sconosciuti nelle foreste remote dell'America centrale.

Maggiori informazioni sell'articolo di Parcak e il suo team: "Hiding in plain sight".

Fonte: Gim International

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