Nuove sperimentazioni di fotografia aerea con droni a Pompei

drone pompeiA settembre 2012 all'interno dell'Expeditio Pompeiana Universitatis Helsingensis (EPUH), parte del Progetto Pompei, è stato eseguita un'indagine aerea su un'insula della città di Pompei grazie all'utilizzo di un drone prodotto dalla ditta danese Landinspektørfirmae LE34. Un report è stato pubblicato sul sito web del progetto e ne riportiamo qui di seguito i risultati. 

Lo scopo del progetto è stato quello di verificare l'applicazione della tecnologia drone nella documentazione e studio di strutture costruite appartenenti ad un sito archeologico e di confrontarne i risultati con quelli ottenuti con i metodi tradizionali di indagine architettonica. Questa è stata la prima volta che i droni aerei sono stati impiegati con successo a Pompei per la fotografia aerea, prima di esso, infatti, la fotografia aerea si basava sull'uso di palloni.

L'approccio è stato duplice: in primo luogo utilizzare i droni aerei per ottenere fotografie digitali georeferenziate in alta definizione allo scopo di sviluppare un modello fotogrammetrico 3D. In secondo luogo è stato utilizzato anche uno scanner laser al fine di fornire un quadro di riferimento per il modello digitale, ma anche per consentire di confrontare i vantaggi delle due metodologie.

I droni ed i loro piloti sono stati generosamente messi a disposizione da Landinspektørfirmaet LE34. I droni offrono un'opportunità senza precedenti per rilevare a distanza e rapidamente strutture permanenti. Il drone vola in genere per 12-30 minuti alla volta e può seguire un percorso pre-programmato, tornando al pilota con un semplice pulsante, mentre il suo volo può essere seguito da una piccola telecamera incorporata. La fotocamera può scattare fotografie in alta definizione o film comprese registrazioni a 360°. Il drone ha diversi giroscopi e dispositivi GPS che permettono di mantenere una posizione sicura e costante anche in presenza di vento. Queste caratteristiche permettono al drone di fornire fotografie georeferenziate ad alta definizione, con precisione di 0,01 m. Questo è impossibile con palloni tradizionali che utilizzano telecamere o metodi altamente sofisticati di indagine come gli aerei. Il drone può inoltre acquisire molte centinaia di fotografie in un unico volo permettendo di completare il rilievo fotogrammetrico molto più rapidamente che con un tradizionale sistema da terra, che può richiedere più tempo e può porre problemi a seconda della posizione della telecamera per fotografare alte mura. 

E' stato necessario integrare le fotografie scattate dal drone quelle ottenute con una fotocamera a mano. Questo è stato necessario dato l'elevato numero di spazi molto piccoli nell' "insula", oggetto del rilievo, che erano troppo stretti per poterci far passare il drone.

I voli del drone sono state condotte durante le mattine del 10 e 11 settembre 2012 tra le 7.00 e 8.30, prima dell'apertura del sito al pubblico, anche se un certo numero di voli di prova sono stati fatti attorno al Vico Equense (sulla penisola sorrentina), nei giorni precedenti, al fine di controllare il funzionamento della strumentazione e delle condizioni di volo. Sono stati effettuali un totale di sei brevi voli. Nel corso di questi voli il drone ha acquisito più di 4000 fotografie digitali dell'insula. La maggior parte sono state scattate in verticale, anche se un gran numero sono state prese ad un angolo di -45 ° in modo da avere immagini delle facciate da utilizzare per la modellazione. La qualità delle immagini ha dimostrato di essere eccellente. A questo proposito molto si deve alla bravura dei piloti che hanno operato con precisione.

 

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a) Il drone della Landinspektørfirmaet LE34    b) Vista dal drone della zona sud-est dell'insula

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c) Vista dal drone della zona est dell'isola    d) Scansione laser della facciata della Casa di Marco Lucrezio e della Via Stabiana

 

Per la scansione laser è stato rapidamente determinato che sarebbe stato difficile rilevare l'intera insula data la quantità di tempo a disposizione e il numero di piccoli spazi. Pertanto, in accordo con il progetto EPUH, in primo luogo si è deciso di effettuare le scansioni delle strade al fine di fornire un quadro di riferimento per le fotografie dei droni, ma poi anche per rilevare la zona orientale dell'insula, che fino ad oggi, non è era stata studiata in dettaglio. Questa zona comprende un'area che sembra essere stata distrutta nel 79 dC, nonché il complesso di forni (e diverse strutture adiacenti), che occupa l'angolo sud-est dell'insula, che è stato oggetto di un'indagine dettagliata sui forni del pane dell'Italia romana. Si è anche convenuto che una scansione parziale dovrebbe essere della Casa di Marco Lucrezio. Questa casa è già stata oggetto di una scansione laser e rilievo fotogrammetrico condotta all'interno dei progetti EPUH e EVTEK, che è stato presentato alla mostra sulla Domus Pompeiana dell'Amos Anderson Art Museum di Helsinki nel 2008. Tuttavia, una nuova indagine non solo ha permesso di valutare i nostri risultati confrontandoli con quelli condotti in precedenza, ma anche con il modello di nuvola di punti derivante dalle fotografie del drone. La scansione laser è stata condotta nel corso di quattro giorni tra il 7 e il 10 settembre 2012 e sono state scannerizzate un totale di 66 camere numerate.

Con il lavoro sul campo l'attenzione si è poi rivolta alla modellazione dell'insula. Finora è stato completato un modello 3D completamente navigabiledell'insula, grazie alla raccolta di  diverse centinaia di fotografie. Questo modello sarà completamente integrato con l'indagine già condotta dal progetto EPUH. Questo non solo costituisce un ulteriore data set  delle rovine, ma potrà essere uno strumento virtuale per lo studio e l'analisi dell'insula in futuro. Ad esempio, questo potrebbe includere analisi metrologiche o strutturali o anche la modellazione di immagini storiche e di archivio degli edifici nella loro posizione originale e del contesto.

Il progetto di indagine dell'aerea Pompei è sponsorizzato da Landinspektørfirmaet LE34 A / S (Copenaghen, Danimarca) e il lavoro sul campo è stata condotto con la gentile concessione della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei. 

 

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Fonte e foto: Expeditio Pompeiana Universitatis Helsingensis (EPUH)

Foto in alto: lancio del drone per l'avvio del rilievo

 

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