ENEA prende in carico lo studio sismico sul Duomo di Orvieto

duomo orvietoE' stato firmato questa mattina a Roma l'accordo mediante il quale la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Umbria affida all'Enea (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) l'attività di studio conservativo dal titolo "Studio e monitoraggio del quadro fessurativo e del comportamento sismico del Duomo di Orvieto".

L'accordo è stato firmato da Giovanni Lelli, Commissario ENEA, e Francesco Scoppola, Direttore Regionale per i Beni culturali e Paesaggistici dell'Umbria. 

Il Commissario Lelli ha dichiarato che Enea ha il piacere di intervenire per applicare le proprie tecnologie per la conservazione del patrimonio culturale nazionale. Sul Duomo di Orvieto sono stati già effettuati da parte di ENEA alcuni interventi e pertanto è stato chiesto di tener sotto controllo le fessurazioni presenti nell'edificio, in quanto la zona sismica pone importanti problemi da un punto di vista conservativo.

Lelli ha sottolineato come le infrastrutture nate in passato per il nucleare siano state adoperate nel tempo per altri fini tra i quali la salvaguardia del patrimonio e l'isolamento sismico. Il fatto di avere queste tipologie di infrastrutture per il bene del Paese "ci rende orgogliosi", ha detto.

Il Direttore Scoppola ha approfondito la riflessione sulla crisi del settore dei Beni Culturali in Italia, sottolineando come sia solo "un'attimo di attenzione" quello dedicato dalla collettività sul tema del patrimonio. "Questo è un dato allarmante e occorre - continua - proprio in questo momento di crisi, investire con maggiori fondi nel settore, permettendo l'assunzione di giovani specializzati".

Lo studio che ora verrà intrapreso sul Duomo di Orvieto rientra nelle attività che la Direzione Regionale dedicata alla salvaguardia e conservazione dell'immenso patrimonio umbro, svolte dal Centro Operativo Beni Culturali istituito quattro anni fa con sede presso il Centro Regionale di Protezione Civile di Foligno. Lo stesso Giovanni Urbani, noto Direttore dell'Istituto Centrale del Restauro, riconobbe a suo tempo con il "Piano pilota per la conservazione programmata dei beni culturali in Umbria" che questa regione è il cuore centrale dell'Italia dove andavano sperimentate le metodologie per il restauro e la conservazione del patrimonio. L'idea alla base di questo intervento sul Duomo è quindi quella di creare un laboratorio di sperimentazione di tecnologie, nella speranza che in futuro ci possa essere un maggiore interesse verso tali iniziative.

 

enea orvieto

 

 

L'accordo prevede lo stanziamento di un fondo di 200.000€ messo a disposizione dal MiBAC per una serie di lavori che dureranno per circa tre anni e durante il quale l'ENEA - precisa Lelli - metterà a sua disposizione tutte le proprie tecnologie e competenze in materia di conservazione preventiva nell'attesa di tempi migliori.

 

Tre sono le fasi previste per il progetto:

- indagini sule condizioni attuali dell'opera per la determinazione dello stato di conservazione degli elementi strutturali e per la mappatura dettagliata delle fessure esistenti nelle colonne, negli archi delle navate e in tutte le altre superfici, comprese quelle affrescate;

- campagna di indagini strutturali e di monitoraggio del comportamento del Duomo e dei suoi macroelementi alle vibrazioni ambientali e sismiche;

- determinazione della vulnerabilità sismica del Duomo ed indicazioni progettuali per eventuali interventi conservativi di riduzione del rischio sismico.

 

Le prime attività sul Duomo di Orvieto, ha ricordato il Dott. Gerardo De Canio, hanno previsto indagini strutturali sul pavimento interno e permesso il monitoraggio delle vibrazioni ambientali di alcune parti della facciata. Il rilievo del quadro fessurativo verrà intrapreso attraverso tecnologie d'avanguardia, quali quelle optoelettroniche, che permetteranno il monitoraggio delle fessurazioni nel tempo. 

Recentemente ENEA ha inoltre eseguito la progettazione di un sistema di sostegno del gruppo scultoreo "Maestà con Baldacchino ed Angeli reggi cortina" della lunetta del portale maggiore della Cattedrale (foto). 

 

Il Dott. Marco Vittori Antisari ha precisato nel suo intervento come stia comunque crescendo la consapevolezza del patrimonio storico non solo in Italia ma anche in tutta Europa e occorre quindi che anche livello europeo vengano intraprese politiche di investimento in questo settore basate innanzitutto su un'intesa tra le diverse culture. 

Lelli ha infine ricordato come molti degli interventi di conservazione degli ultimi decenni siano stati dedicati in gran parte ad opere di natura pittorica e scultorea tralasciando in parte quelle di tipo architettonico che risultano invece gli "involucri" di numerose opere d'arte e manufatti di interesse storico-artistico.

 

L'attività di studio che verrà intrapresa a breve permetterà di valorizzare ulteriormente il Duomo di Orvieto proprio durante il Giubileo Ecurastico Biennale Straordinario indetto per festeggiare i 750 anni dal miracolo di Bolsena e che durerà fino a tutto il 2014.

 

Foto: ENEA

 

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