Un database online di fossili da stampare in 3D

fossile scansioneDal 23 agosto 2013 è disponibile online una banca dati inglese che per la prima volta mette a disposizione del pubblico i modelli 3D di migliaia di fossili. Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione di numerosi musei britannici. La Galleria chiamata "GB3D Virtual Fossil Collection", si presenta come la prima e più vasta collezione virtuale di fossili nel mondo ora accessibile sul web. La piattaforma web realizzata dalla British Geological Survey (BGS) offre ai visitatori del mondo intero la possibilità di esplorare migliaia di modelli di fossili in tre dimensioni nonché di stamparne alcuni in 3D.

Il principale obiettivo del progetto, secondo il conservatore capo del BGS, Dr. Michale Howe, è di "condividere fossili con il pubblico più di quanto una sala d'esposizione di un museo possa permettere. Un tradizionale museo può posseder migliaia di esemplari ma la maggior parte di esse sono nascosti nei cassetti"

Come spiega Peter Pusey, direttore generale del Museo dei Dinosauri dell'isola di Wight (uno dei partner del progetto): « La nostra isola è ben conosciuta con uno dei siti più importanti del mondo per i fossili di dinosauri. Da oggi si potranno scoprire i fossili e camminare con i dinosauri grazie alle meraviglie della moderna tecnologia. E' bello sapere che decine di fossili esposti nel museo possono ora essere consultati dal monto intero". 

Gli utenti possono navigare e cercare con un motore di ricerca interno per poi scaricare informazioni, modelli 3D e migliaia di immagini in alta definizione. La piattaforma web è stata concepita perché gli oggetti possano essere visionati anche su tablet e smartphone.

Dopo aver passato più di un anno a modellizzare una selezione di esemplari grazie a laser scanner e macchine fotografici digitali, diverse centinaia sono ora disponibili al grande pubblico su internet.

Il progetto è molto più ambizioso. La British Geological Survey (BGS) dispone di una collezione di 3 milioni di fossili e di un millione di campioni di rocce e conta sul sostegno dei suoi partner (Sedgwick Museum of Earth Sciences, Oxford University Museum of Natural History, Amgueddfa Cymru – National Museum Wales  e la Geological Curators’ Group). 

La banca dati è attualmente limitata a campioni provenienti dal Regno Unito, mai i partner del progetto vorrebbero vederla arricchita con fossili del mondo intero. 

La prima parte di oggetti digitalizzati è messa online, 125 modelli sono disponibili al download per essere stampati mediante una stampante 3D. "In quattro o cinque ore, voi potete creare un'ottima replica" spiega il Dott. Michael Howe. 

Per ora il database raccoglie invertebrati, bivalve, coralli, piante, oggetti più semplici da scannerizzare e fotografare. Ma in futuro saranno proposti anche ossi e scheletri di dinosauri.

Sarà così possibile replicare con una stampante 3D un dinosauro T-Rex. "Un dinosauro di diversi metri di altezza è difficile da analizzare e voi avrete bisogno di digitalizzare le ossa una alla volta», ha dichiarato Howe. Ma mai piace pensare che il cielo sia il limite». I partner del progetto sono ambiziosi nel proporre 20.000 immagini e almeno 10.000 esemplare stampabili. 

Diverse sono le possibilità di utilizzo di questo strumento:

- la banca dati potrà innanzitutto essere utilizzata per la comunità scientifica

- per usi più ludici o educativi

" Per il pubblico noi pensiamo che si tratti di una risorsa educativa fantastica" spiega Howe "ma per i ricercatori noi pensiamo veramente che esso possa cambiare la modalità con la quale essi portano avanti il proprio lavoro".

 

Per lanciare la nuova piattaforma è stata aperta una caccia al tesoro nei musei britannici. Per tre settimane il pubblico, in particolare quello più giovane, dovranno trovare delle stampe in 3D di alcuni fossili nascosto nelle sale di 18 musei e centri di geologia.

Cinque vincitori estratti a sorte in ogni museo partecipante saranno invitati a partecipare ad una visite VIP del museo. Tra di essi due vincitori saranno invitati a visitare le collezioni del BGS Keyworth e un super premio sarà un tablet con la quale scaricare una parte della collezione di fossili in 3D.

Uno degli obiettivi del BGS è anche di testare in certi musei il potenziale commerciale dell’attività di stampa in 3D. Musei partner del progetto potranno produrre e vendere stampe in 3D di alta qualità i certi loro preziosi oggetti. Un progetto già testato dal Fitzwilliam Museum di Cambridge che vende ai suoi visitatori le stampe in 3D di alcune sue statue la cui produzione è finalizzata da un artigiano. 

 

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Fonte: Clic France

 

Guarda il video di presentazione del progetto

 

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