Nuova luce per la Casa di Augusto e le Terme di Diocleziano

Nuova luce per la Casa di Augusto e le Terme di Diocleziano

Durante l'ultima edizione dell'evento biennale PLDC (Professional Lighting Design Convention) che si è tenuto a Roma a fine ottobre 2015 dedicato ai professionisti del lighting design sono state programmate alcune esclusive visite guidate per lighting designer e giornalisti internazionali alla Casa di Augusto, alla Casa di Livia e alle Terme di Diocleziano, negli ultimi anni oggetto di importanti interventi conservati e di valorizzazione.

Nel 2014, infatti, in occasione dei duemila anni dalla morte di Augusto, è stato riorganizzato il percorso archeologico dalla Casa di Augusto al Palatino ed è stata data importanza alla riprogettazione della luce. Autori del progetto sono gli architetti e lighting designer Carolina De Camillis e Riccardo Fibbi, incaricati dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l'Area Archeologica di Roma. I due progettisti si sono affidati a LineaLight Group per la dotazione degli apparecchi di illuminazione in progetto.

L'intero progetto su Casa di Augusto e Casa di Livia è stato diffusamente pubblicato su LUCE n. 314-2015, mentre il progetto riguardante le Terme di Diocleziano è stato pubblicato su LUCE n. 316-2016 .

 

Nella Casa di Augusto in particolare, è stato installato un sistema innovativo di illiminazione capace di far risaltare le decorazioni pittoriche in particolare l’affresco della Stanza delle Prospettive che, come suggerisce il nome presenta alcune raffigurazioni prospettiche, e gli spazi con maschere e ghirlande di pigne all’interno della casa privata dell'Imperatore. Nella Casa di Livia sono state messe in evidenza le splendide pareti affrescate, e l'apertura del Triclinio, sala pranzo dell’epoca.

 

terme diocleziano 1

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Anche nelle Terme di Diocleziano, è stato concluso l'intervento di riqualificazione e restauro con ulteriori interventi di valorizzazione mediante progettazione inteligente della'illuminazione.


A proposito della nuova illuminazione della Casa di Augusto

Il progetto di illuminazione ha avuto inizio alla fine del 2012 ed è stato completato nell’estate 2014, in stretta cooperazione con Barbara Nazzaro e Luigi Greco, della Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’area archeologica di Roma, autori del progetto di restauro, ed il loro intero team.

Oltre allo scopi più tradizionali di sicurezza della visita, il progetto di illuminazione ha avuto i seguenti obiettivi principali:
1) Ridare vita, attraverso l’illuminazione artificiale, all’originale equilibrio tra luce ed ombra nelle diverse stanze. E'stato osservato che nelle case patrizie romane la luce penetrava all’interno delle stanze obliquamente, schermata dal  peristilio. Questa peculiare incidenza della luce creava una gradazione di ombre che variava a seconda della distanza dal portico.
2) Creare una gerarchia visiva attraverso la distribuzione della luce e una variazione della percezione cromatica, tra le stanze della casa privata (domus privata) e quelle della casa pubblica (domus publica); in questo modo saremo in grado di ottenere un’atmosfera più intima nella prima e di maestosa luminosità nella seconda.
3)Usare variazioni cromatiche e il controllo del livello di illuminazione della luce artificiale, non con scopi scenografici, ma con l’obiettivo di integrare interamente il progetto di restauro facilitandone l’interpretazione e contribuendo alla ricostruzione visiva del monumento.


casa di augusto 1

 

Al fine di raggiungere questi obiettivi Linea Light Group ha progettato un sistema di illuminazione innovativo, principalmente integrato nel soffitto del nuovo tetto. Una serie di scanalature accolgono un gruppo di speciali LED spot, con vari raggi ottici e temperature di diverso colore. Tutti gli elementi dell’impianto di illuminazione hanno driver DMX remoti e vengono controllati tramite un pannello touch.
Attraverso la regolazione del livello di ogni spot l’illuminazione aiuta a spiegare le diverse stanze, ognuna con sottili variazioni di luminosità e temperatura del colore, con lo scopo di rappresentare la luce del focolare nelle stanze private e la luce diurna che penetrava nelle stanze del potere imperiale.

Il nuovo tetto
Per il nuovo tetto della Casa di Augusto ci si è rifatti al piano terra risalendo agli scavi archeologici degli anni ’60. L’idea dietro questo progetto era quella di riprodurre il piano terra precedente con un numero di muri che si alzano dalla vegetazione sul tetto. Questo permette una maggiore integrazione del sito con il paesaggio come si vede dai Colli Aventino e Gianicolo.
Il tetto, largo 1000 metri quadri, è fatto di profili pultrusi in acciaio e vetroresina (FRP – un composto di resina organica riempita con fibre sintetiche). I pannelli dei muri sono fatti di acciaio Corten, e sono integrati nei resti archeologici.
Il nuovo tetto è nascosto da un falso soffitto fatto di una pellicola di plastica marrone scura (Barrisol) distesa su una struttura di alluminio. L’impianto elettrico non è visibile grazie al finto soffitto, che mostra una serie di scanalature dove sono localizzati gruppi di spot e luci di emergenza.

Gli spot luminosi – differenti raggi e temperature di colore.
Sin dalle fasi preliminari del progetto è stato pianificato di usare luci i cui livelli di illuminazione e temperatura del colore potessero essere regolati: avevamo bisogno di livelli più bassi con temperatura di colore compresa tra 2700L e 3000K nelle stanze private senza illuminazione diretta, mentre livelli di illuminazione più alte, con temperatura di colore tra 4000K e 5500K, erano necessari per simulare la luce diurna che arrivava dal portico. Abbiamo usato raggi in pendenza che avessero ogni possibile combinazione intermedia a seconda delle diverse aree e illuminazione d’accento sugli affreschi. Nel progetto finale, che è stato aggiornato durante i lavori nell’estate 2014, abbiamo usato coppie di LED spot da 18 watt con la stessa inclinazione dei raggi (15, 30 e 60 gradi) montati su supporti verticali con adattatori modificati e driver remoti, con i seguenti accoppiamenti cromatici:

-2700K + 3000K per le stanze private
-2700K + 4000K per l’atrio e l’area di uscita
-3000K + 4000K per le due librerie
-3000K + 5000K per le luci lungo i camminamenti, per il triclinium centrale e le due stanze ai lati, inclusa la famosa Stanza delle Prospettive.

Ogni coppia di spot è puntata allo stesso modo, producendo così un singolo raggio di luce il cui spettro totale può essere aggiustato a seconda delle proprietà di attenuazione di ogni luce, controllato dal software DMX.
Abbiamo anche usato luci con singoli raggi stretti (otto gradi)per speciali effetti d’accento e faretti con raggi ellittici per risaltare i mosaici dei pavimenti nei corridoi.

Le stanze affrescate e l’illuminazione dei pavimenti decorati
Le due famose stanza affrescate (la Stanza dei Pini e la Stanza delle Maschere) nella casa privata non sono direttamente accessibili e possono essere osservati dai visitatori in vetrina; questi sono illuminati a giorno da moduli LED lineari con ottiche asimmetriche, installate lungo un’impalcatura sospesa come parte del soffitto. Le impalcature sono appese nel mezzo di ogni stanza, lontano dai muri affrescati, così da non interferire con l’osservazione degli affreschi dall’esterno (i visitatori non possono accedere all’interno, ma possono solamente osservare i dipinti attraverso la porta di vetro). Un downlight LED a basso bagliore è stato posto al centro dell’impalcatura per lambire i mosaici del pavimento. Le passerelle sospese permettono ai visitato ridi ammirare le stanze nella domus publica senza calpestare le decorazione delle tessere di marmo perdute. Sotto le passerelle moduli LED lineari mettono in risalto le decorazioni con luce radente.

Il sistema di controllo
Tutti gli elementi luminosi della Casa di Augusto, sia quelli nelle scanalature del falso soffitto che quelli sotto il camminamento e nei cubicula, sono alimentati direttamente attraverso cavi dedicati che sono connessi ai driver remoti DMX. Questi sono tutti alloggiati in una stanza di servizio insieme al pannello di controllo. Questo rende facile la manutenzione e la supervisione, soprattutto in caso di errori dei driver.  Gli spot montati su binari sopra il falso soffitto possono essere rimpiazzati facilmente, se necessario.

Le stanze della Casa di Livia
Il progetto includeva la sostituzione del sistema di illuminazione nelle stanze della vicina Casa di Livia, che è ancora accessibile attraverso la sua entrata originale grazie ad un corridoio con un mosaico in pendenza. Da qui i visitatori entrano nell’antico cortile (atrium) che è oggi coperto, dove le stanze principali (il tablinum, le stanze laterali ed il triclinium) hanno tutte splendidi dipinti.
Qui, analogamente, sia l’illuminazione naturale che artificiali richiamano la luce solare che un tempo penetrava nel cortile. Qui abbiamo riprodotto la sensazione della transizione da piena luce diurna all’ombrosa area perimetrale sotto il tetto perduto.
Nelle stanze affrescate abbiamo pianificato un’impalcatura di metallo sospesa ad hoc, che incorpora una serie di downlight aggiustabili a basso bagliore per illuminare gli affreschi per permettere una percezione eccellente e senza abbagliamenti dei dettagli delle pitture.
Lo stesso sistema di illuminazione sospesa è stato usato per il triclinium appena aperto, con affreschi meravigliosi su uno sfondo rosso pompeiano.

 

Ulteriori informazioni sul Blog di Linea Light Group


Fonte e immagini: Linea Light Group, Carolina De Camillis e Riccardo Fibbi

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