I droni acquatici, galleggianti o subacquei, sono un settore in rapida evoluzione in cui l'Italia è all'avanguardia, con progetti di ricerca innovativi e nuovi poli industriali specializzati. L'interesse per questi mezzi è in aumento perché sono in grado di dare un importante contributo, a basso costo e in zone critiche – tutte quelle di difficile o impossibile accesso alle persone e agli operatori – in operazioni di ricerca e salvataggio di mezzi e persone, monitoraggio della salute delle acque e dell'ambiente, attività idrografiche, archeologia marina e molte altre ancora.
Anche nell'edizione 2016 di Dronitaly, "The Pro&Fun Drone Show", sabato 1 ottobre 2016 si svolgerà un nuovo importante appuntamento dedicato al tema "Sviluppo del settore dei droni acquatici: misurazioni, studi idrografici, regolamentazione", in collaborazione con RINA, ISMAR e Istituto Idrografico della Marina Militare. Nell'occasione, gli esperti di progetti sperimentali e ad alto tasso di innovazione come quelli sviluppati dall'ISMAR e dall'Istituto Idrografico della Marina Militare, a partire da case history recenti e da scenari operativi attuali spiegheranno come evolve il comparto e quali sono i trend di mercato, per poi confrontarsi con RINA al fine di giungere a una normativa positiva e soddisfacente per tutti.
Nel convegno verrà presentato anche il progetto "OPEN ROV", il primo drone subacqueo a controllo remoto open source per la salvaguardia dell'ambiente marino e per l'archeologia sommersa, già attivo nello scouting subacqueo del Galeone di Pesaro quest'estate durante la Veleggiata nell'Adriatico. Nato negli Usa, in Italia ha dato vita a una startup. Come dice Alessio Canalini, cofounder OPEN ROV in Italia: "È il primo unmanned subacqueo potente ma a basso costo e in evoluzione continua, visto che è rigorosamente open source. In Italia pensiamo che possa interessare molto anche gli studenti, essendo distribuito in un kit semplice da assemblare e ancora di più da pilotare visto che basta un normale gamepad. Gli usi sono incredibili: consente di esplorare con una videocamera in full HD i fondali marini e scoprire i tesori archeologici e naturali sommersi fino a 100 metri di profondità e i ragazzi si sentono dei piccoli esploratori degli abissi".
A Dronitaly verrà anche montata una piscina speciale per permettere ai ragazzi e al pubblico di provare in loco l'OPEN ROV e rendersi conto in prima persona di com'è facile ed entusiasmante lanciarsi alla ricerca dei segreti dei fondali marini senza alcun disturbo per l'ecosistema e in totale sicurezza.
Al convegno "Sviluppo del settore dei droni acquatici: misurazioni, studi idrografici, regolamentazione" parteciperanno:
- il Prof. Ing. Alessandro Capra, Università di Modena che presenterà una relazione "Misurazioni problematiche con droni marini";
- il Prof. Luca Gasperini, ISMAR-CNR con l'intervento "Possibilità d’impiego dei droni marini per le ricerche idrografiche"
- Il C.F. Paolo Lusiani, Istituto Idrografico della Marina Militare , con la relazione "Open ROV in Italia per la esplorazione subacquea a scopo didattico e scientifico"
- il Dott. Alessio Canalini, che presenterà il progetto "Open ROV in Italia"
- la Dott.ssa Laura Occhiodoro, RINA, che illustrerà il quadro regolamentare dei droni marini.
Vedi il programma completo di Dronitaly su www.dronitaly.it
Fonte: Dronitaly