Palmira prima e dopo: documentazione 3D dei danni all'antica città

Modello 3D della Città di Palmira: confronto tra prima e dopo i danni terroristici
Credits Iconem/DGAM

La società francese Iconem, specializzata nella digitalizzazione 3D di prestigiosi siti archeologici in pericolo, ha potuto recarsi nella città antica devastata per realizzare i primi rilievi 3D dei disastri. Come partner di lunga data della DGAM (Direzione Generale delle Antichità e dei Musei Siriani), la società ha accompagnato il primo gruppo di scienziati siriani andati sul posto il 5 aprile scorso.

La presenza di mine sul sito - i lavori di sminamento non erano ancora completati - ha impedito in larga misura le vedute terrestri ma l'impiego di tecnologie droni che consentono punti di vista aerei ha permesso di superare questo problema. L'esperienza di Iconem nel campo del rilevamento e dell'analisi 3D si è dimostrata preziosa per determinare con precisione l'entità delle danni dei terroristi.

 

palmira dgam

 Cittadella di Palmira (Credits Iconem/DGAM)

 

In collaborazione con la DGAM, Iconem sta stabilendo una diagnostica precisa delle distruzioni dei Templi di Bêl, di Baalshamin, l'arco di trionfo, la valle delle tombe e il museo, i cinque siti più danneggiati di Palmira. "I due templi e l'arco sono stati demoliti, ma i loro blocchi sono per la maggior parte ancora là" ha dichiarato dalla Siria Yves Ubelmann, cofondatore della start-up. "Sono dispersi al suolo ma sono interi e non polverizzati. si può dunque sperare di ricostruire questi tre edifici".

 

Teatro Palmira

Teatro di Palmira, veduta aerea (Credits Iconem/DGAM)

 

Il Museo è stato saccheggiato. L'edificio è molto danneggiato, il suo tetto è stato attaraverso da missili e gli oggetti archeologi sono stati fatti a pezzi. Le teste delle statue, in particolare, sono state tutte sfigurate, in una attività di demolizione sistematica.

Tuttavia, dei restauri sono possibili: "I frammenti dei pezzi non sono stati portati via ne venduti, sono stati lasciati sul posto", prosegue Yves Ubelmann. "C'è quindi una speranza di rinascita".

Maamoun Abdulkarim, direttore della DGAM, crede allo stesso modo che il sito di Palmyra possa essere ripristinato in un periodo di cinque anni. Iconem sarà coinvolta in questa attività di documentazione di grande respiro. Grazi ai suoi rilievi molto precisi, la società può modellare i siti in 3D affinché gli scienziati del mondo intero possano consultarli con l'obiettivo di aiutare ad analizzare i danni e a prendere in considerazione le possibili ricostruzioni. Iconem ha già sviluppato un primo modello 3D della cittadella di Palmira (vedute a gennaio 2009 ed aprile 2016), che descrive il danno subito.

 

Palmyra Citadel Comparison by Iconem on Sketchfab

 

La collaborazione tra Iconem e DGAM fa parte del progetto projet Syrian Heritage, un programma a lungo termine che mira a documentare l'intero patrimonio siriano minacciato in modo da preservarne la sua memoria. Tre siti archeologici siriani in 3D, realizzati grazie alla fotogrammetria sono già disponibili gratuitamente su siti di Iconem e della DGAM.
Al di là di questo lavoro di scansione 3D attualmente realizzato in Siria, Iconem ha lo scopo di preservare la memoria dei siti archeologici di tutto il mondo per trasmetterla alle generazioni future mediante una piattaforma dedicata online, a disposizione del grande pubblico.

 

Ulteriori immagini e video su iconem.com/fr/palmyre

Leggi anche: SYRIAN HERITAGE: digitalizzato in 3D il patrimonio archeologico siriano a rischio

 

Fonte: Iconem

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