Il monitoraggio del Tempio di Minerva Medica a Roma

Ricostruzione tridimensionale del monumento.

Il 13 luglio scorso si è conclusa la campagna di monitoraggio delle vibrazioni presso il cosiddetto Tempio di Minerva Medica a Roma, condotta dall’ENEA nell’ambito del progetto COBRA finanziato dalla Regione Lazio.

Il monumento, faceva probabilmente parte di un esteso complesso architettonico risalente al IV secolo d.C., le cui dimensioni sono notevoli: la sala principale, che oggi costituisce gran parte del monumento, ha un diametro di 25 m per un’altezza della cupola di 32 m, oggi ridotti a circa 24 per i crolli verificatesi nel corso dei secoli. In effetti, la cupola è la terza per grandezza della Roma antica (dopo quelle del Pantheon e quella delle Terme di Caracalla). Il “Tempio di Minerva Medica” (cosiddetto per il ritrovamento di una statua di tale divinità nei pressi del monumento che ha data luogo all’errata attribuzione) è stato spesso raffigurato in stampe e dipinti dal XVI secolo in poi, immerso nella campagna romana. Attualmente esso si trova vicino alla Stazione Termini, i cui binari ferroviari lo costeggiano sul lato Nord-Est, mentre a Sud-Ovest viene lambito da via Giolitti, dove è presente una linea tramviaria oltre che il traffico veicolare su gomma. 

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cccc.PNGLato nord del c.d. Tempio di Minerva Medica (sinistra) (Archivio fotografico del Museo SSBAR) e vista dall’alto dell’edificio (destra).


Le varie tipologie di traffico generano vibrazioni nelle strutture murarie di questo importante monumento, vibrazioni che sono state monitorate con cadenza stagionale fra il luglio 2016 ed il luglio 2017 dai ricercatori del laboratorio “Tecnologie per l’innovazione Sostenibile” dell’ENEA, specializzati nelle analisi non distruttive, coordinati dall’ ing. De Canio. Le prime misure di monitoraggio a vibrazione sono state eseguite in data 4 luglio 2016, tramite 5 registratori digitali di segnali equipaggiati con velocimetri triassiali e sincronizzati via GPS. I primi risultati ottenuti indicano che l’elevato livello di vibrazioni è dovuto essenzialmente al passaggio dei tram, con un modesto contributo dei treni e ancora meno del traffico su gomma. Oltre alle misure di vibrazione, i ricercatori ENEA hanno eseguito delle ricostruzioni 3D del monumento con laser scanner 3D e con tecniche stereo fotogrammetriche. Sono state condotte anche varie indagini non-distruttive, tra cui riprese con camere termografiche, indagini soniche e misure dei parametri microclimatici.

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Ripresa con camera termica dell’interno del monumento (sinistra) e relativa ripresa con fotocamera (destra).

La ricostruzione 3D consente la simulazione al computer del comportamento dinamico della struttura, mentre la termografia è in grado di individuare disomogeneità dovute alle caratteristiche della muratura  influenzata dal microclima locale e pertanto costituiscono dei validi strumenti di studio e conoscenza dei monumenti, nonché di supporto alla loro conservazione.Tutti i dati raccolti saranno disponibili nel database del progetto COBRA presso il centro di super calcolo CRESCO dell’ENEA, e liberamente accessibile previa registrazione dell’utente interessato. Il database è concepito per essere disponibile nel lungo periodo, per fornire un confronto con i monitoraggi futuri. 

Fonte: ENEA

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