La “Torre della Gabbia” è la più alta delle torri di Mantova, città quest'anno Capitale della Cultura. Il nome attuale della Torre risale al 1576 quando il duca Guglielmo Gonzaga, decise di installare sulla parete esterna dell'edificio una grande gabbia in ferro da adibire a carcere all'aperto. La costruzione risale però al 1281 per opera della famiglia Acerbi.
Su incarico del Comune di Mantova, sono stati eseguiti i rilievi propedeutici ad un progetto di riqualificazione e restauro allo scopo di consentirne la fruibilità sino al terrazzo di sommità. Il progetto di recupero della Torre, infatti, nasce per offrire in un prossimo futuro un nuovo punto turistico con belvedere sulla città di Mantova.
L’attività di rilievo è stata alquanto inconsueta, sviluppandosi principalmente in verticale, per la presenza al proprio interno di un ponteggio e necessitando di un’imponente piattaforma aerea per consentire i rilievi in quota dai tetti addossati e l’acquisizione fotogrammetrica dei singoli prospetti esterni. L'attività di rilievo e digitalizzazione si è basata principalmente sull'impiego della tecnologia laser scanner 3D.
La torre raggiunge un'altezza di ben 52 metri e per la sua digitalizzazione sono state eseguite un totale di 84 scansioni, e acquisite 190 foto oltre a quelle ottenute dal Laser Scanner in HDR. Il Lavoro si è svolto nell'arco di 4 giorni.
L’iter metodologico intrapreso è quello tradizionale nel rilievo architettonico che consente la validazione dei dati acquisiti. Si è istituita una poligonale (materializzando i vertici), si sono valutate le posizioni di scansione (per garantire l’ uniformità delle nuvole e per posizionare le mire utili alla georeferenziazione delle stesse) e si sono definite le posizioni fotografiche in funzione della scala di restituzione e delle ottiche impiegate.
La necessità di eseguire acquisizioni fotogrammetriche oltre alle nuvole di punti, è scaturita dalla necessità di dover produrre Ortofotopiani dei prospetti esterni e l’elevata altezza (quindi angolazioni spinte) non avrebbe consentito un’adeguata lettura del paramento murario.
Le attività di rilievo sono state eseguite dalla società Geogrà, specializzata nel rilievo in ambito architettonico, archeologico, strutturale e impiantistico.
Fonte: Geogrà (http://geogra.it)