Una missione archeologica sta usando i droni per mappare l'antica arte rupestre venezuelana, lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Antiquity.
Antica di migliaia di anni, l'arte rupestre del Venezuela è molto complessa da raggiungere e da studiare, a causa della sua posizione in zone estremamente selvagge e complesse da raggiungere. Il Cotúa Island-Orinoco Reflexive Archaeology Project mostra al pubblico alcuni dei petroglifi più famosi al mondo, rivelati con un dettaglio senza precedenti grazie ai droni.
Mappa dei siti analizzati. Credits: Philippe Riris.
Equipaggiati con camere fotogrammetriche, i droni sono stati in grado di creare rendering tridimensionali delle incisioni. Gli archeologi hanno studiato gli intagli nella zona per anni, ma non è mai stato possibile documentare i petroglifi con questo grado di accuratezza.
Il progetto è al suo terzo anno di attività e ha registrato otto gruppi di pannelli intagliati di 2000 anni fa, provenienti da cinque isole nelle rapide Atures del fiume Orinoco (Venezuela), alcuni dei quali sono visibili solo quando i livelli dell'acqua si abbassano. Questi risultati sono stati recentemente pubblicati sulla rivista Antiquity da Philip Riris, membro del progetto e ricercatore post-dottorato presso l'University College London Institute of Archaeology.
Fotografia aerea di petroglifi monumentali di Cerro Pintado con sovrapposizione di immagini potenziate.Credits: Philippe Riris.
Le scansioni di alta qualità delle incisioni, hanno permesso a Riris ei suoi colleghi ricercatori di notare somiglianze tra le incisioni delle Rapide di Atures e quelle trovate in altri siti nella regione, così come in aree più distanti come il Brasile e la Colombia.