Fino al 6 febbraio 2013 il Museo del Prado di Madrid mette in mostra tre opere raffiguranti San Giovanni Battista nati dalla mano di Tiziano e le radiografie eseguite su di esse. La mostra nasce con lo scopo di spiegare al pubblico ordinario come le teniche scientifiche di imaging siano di sussidio allo studio della storia delle opere d'arte, la loro tecnica di realizzazione e la loro conservazione.
Le opere in mostra sono:
- San Giovanni Battista, Tiziano (1530-32) della Galleria dell'Accademia di Venezia
- San Giovanni Battista, Tiziano (1555 ca.) del Museo Nacional del Prado di Madrid
- San Giovanni Battista, Tiziano (1565-1670), Real Monasterio di San Lorenzo dell'Escorial
Il San Giovanni Battista è l'unica opera di Tiziano giunto al Museo del Prado nel 1872 come "anonimo del XVII secolo, Madrid', come tale, è stato inviato, quattordici anni dopo, alla chiesa parrocchiale di Nuestra Señora del Carmen in Cantoria, un comune della provincia di Almeria.
Nel catalogo di una mostra su Tiziano nel 2003, Miguel Falomir, capo del Dipartimento di pittura francese e italiana (fino al 1700) del Museo del Prado e curatore della mostra, ha suggerito che il lavoro poteva essere un perduto San Giovanni Battista di Tiziano. Così, il 3 ottobre 2007, con decreto ministeriale, il Prado ha rivelato che non si trattava di una copia, ma di un artista veneziano originale. Caratteristiche tecniche come la preparazione a bianco di piombo con aggiunta di carbonato di calcio, e la somiglianza del paesaggio con le altre opere di un giovane Tiziano nel 1550, hanno consentito di datare il quadro.
Il San Giovanni Battista del Prado è venuto al museo in gravi condizioni. Clara Quintanilla ha restaurato l'opera garantendo la leggibilità della composizione per ripristinare l'equilibrio della figura con l'ambiente circostante e nelle zone meno danneggiate, permettendo di apprezzare la grandezza e la finezza dell'arte di Tiziano.
L'opera fornisce informazioni anche sugli altri due San Giovanni Battista di Tiziano in mostra e, nel caso di quello dell'Escorial, rinforza la paternità tizianesca, di recente messo in discussione.
Nalla bottega di Tiziano quando si dipingeva un lavoro, nella previsione di eventuali commissioni, l'opera del maestro veniva usata per fare una copia contemporanea. Questa copia è stata conservata nella bottega fino a quando Tiziano non ha deciso di trasformarla in una replica. Per piccole modifiche che sono state introdotte questa differisce dalla composizione da cui deriva la replica ed è stato trasformata in un nuovo originale. Il risultato è che non ci sono due Tiziano identici.
Il procedimento può essere visto tramite le radiografie delle opere presenti in mostra, che ne mostrano la composizione. La radiografia della versione più recente, l'Escorial, mostra una composizione diversa da quella vista in superficie, con un santo più muscoloso che indossa un gilet abbottonato in pelliccia di cammello e appoggia la mano destra sul petto. Allo stesso modo, la radiografia del Battista del Prado rivela l'Accademia. I tre San Giovanni Battista mostrano quindi come Tiziano realizzasse le sue repliche, in quanto tra la prima versione (Venezia, 1530-32) e l'ultimo (El Escorial, 1565-70), distano circa 35 anni l'una dall'altra.
Fonte: Museo del Prado, Madrid