Iperion per il monitoraggio dei beni culturali

pompei foroNasce dal CNR di Firenze la tecnologia "Iperion" definita un "occhio elettronico" che sorveglierà le mura di Pompei e sarà capace di dare allarme sui possibili cedimenti strutturali. Il nuovo sistema di controllo è stato sviluppato da Luca Pezzati, fisico del Cnr di Firenze. '

'Il sensore - spiega Riccardo Pozzo, direttore del CNR - Dipartimento Scienze Umane e Sociali, Patrimonio Culturale - è pensato per sorvegliare un artefatto, che sia un muro antico, una chiesa o un'opera dentro una vetrina, mandando una diagnosi continuamente aggiornata all'ente competente''.


Iperion è una tecnologia low cost che permette la conservazione e la fruizione dei beni culturali, mettendo in collegamento il visitatore con una biblioteca digitale, anche attraverso lo smartphone o il tablet, l'opera d'arte che sta osservando.


La tecnologia è pronta: è già in atto un progetto pilota al Museo Galileo di Firenze. "L'occhio di Iperion si apre ora anche all'Europa con l'ingresso dell'Italia in Dariah Eric (Consorzio Europeo per la ricerca digitale sulle infrastrutture per le arti e le scienze umanistiche), la più importante infrastruttura digitale europea del settore, che è stato siglato lo scorso 13 novembre dal Ministero dell'Università e della Ricerca grazie alla stretta collaborazione fra MiBact e Cnr. L'adesione italiana al consorzio è stata presentata a Paestum, in occasione della XVI edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico.
Il consorzio punta all'allestimento di una rete di strumenti, informazioni, esperti e metodologie per la ricerca nel settore ‘digital humanities’. Si propone come l'infrastruttura di supporto per ricercatori e utilizzatori che lavorano per la fruizione digitale del patrimonio culturale. Mette a disposizione della comunità testi, ricerche, best practices e specialmente standard metodologici e tecnici".


Fonte: Ansa, Rai.it

Foto: Il foro di Pompei, wikicommons

 

 

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