Realtà virtuale alla portata di tutti con uno Smartphone e un visore a basso costo.

Realtà virtuale alla portata di tutti con uno Smartphone e un visore a basso costo.

Un interessante esperimento di fruizione multimediale con ricostruzione in realtà virtuale è quello attualmente operativo nelle Terme di Caracalla a Roma. Nonostante le sperimentazioni in corso da molti anni sulle possibilità della realtà aumentata, di quella mista e di quella virtuale, bisogna poi rendersi conto dei costi di realizzazione, della manutenzione e della gestione, da confrontare con l'effettiva realizzabilità, industrializzazione e ingresso in esercizio delle nuove tecnologie per la loro definitiva adozione.

A valle dei numerosi esperimenti effettuati e dei finanziamenti destinati alla ricerca nel settore, il risultato semplice è quello che giunge a destinazione portando in produzione nell'uso corrente sistemi adatti ad un uso massivo della comunità.

In questa installazione presente nelle Terme di Caracalla a Roma, che può definirsi veramente "per tutti", si è approdati alla realizzazione di quella che è più definibile come video-guida avanzata, in affiancamento alla tradizionale audio-guida.
Non solo, anche la parte audio è stata successivamente tenuta spenta alla scopo di consentire alla guide ufficiali di poter guidare gruppi di persone, sovrapponendo la loro spiegazione invece di quella di una voce registrata.

Il percorso non consente di camminare all'interno delle ricostruzioni, ma solo di osservarle da fermo, su punti prestabiliti, anche girando intorno a se stessi. Una necessità che tende a superare le reazioni del corpo umano all'uso dei sistemi immersivi.

Il progetto, promosso dalla Soprintendenza Speciale di Roma e da CoopCulture, offre ai visitatori la possibilità di leggere e interpretare le grandiose vestigia delle Terme degli imperatori della dinastia dei Severi all'epoca della loro inaugurazione nel 216 d.C., in un continuo confronto tra realtà fisica e quella virtuale, tra presente e passato.

La tecnologia si basa su un visore, all’interno del quale è inserito uno smartphone con una specifica applicazione. Con semplici comandi gestiti da un solo pulsante, l’utente seleziona sulla mappa i punti di osservazione che sono evidenziati all'interno del sito dagli stessi pannelli utilizzati per le audio-guide. Dei vari sensori disponibili sembra che il sistema utilizzi solo il giroscopio e non quelli per il posizionamento, riproducendo i luoghi dove si trova il visitatore con una prospettiva immersiva, coprendo cioè tutto lo spazio visivo.

vista visoreLa vista all'interno del sistema a Realtà Virtuale
I visori sono disponibili all’ingresso delle Terme nel normale orario di apertura del monumento e noleggiabili come le normali audio-guide.

La visita, articolata in dieci tappe di cui sei con la realtà virtuale, si fonda su ricostruzioni filologiche delle Terme, basate sugli studi degli ultimi trenta anni e curate per la parte scientifica da Marina Piranomonte, direttore del monumento. Il progetto, a cui ha collaborato per l’ideazione tecnologica Francesco Antinucci del Consiglio Nazionale delle Ricerche, è stato coordinato da Francesco Cochetti di CoopCulture e promosso dal soprintendente Francesco Prosperetti.

All’interno delle ricostruzioni digitali sono state inserite le immagini reali di alcune statue e decorazioni dell’impianto termale che oggi fanno bella mostra di sé in vari luoghi, tra cui il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Reggia di Caserta, che hanno collaborato al progetto, e Piazza Farnese.

 

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