Le opere d’arte twittano: scatta la mania sui social network

Le opere d'arte su TwitterLe opere d’arte twittano: scatta la mania sui social network Quando a novembre apparvero i Bronzi di Riace, @a_bronzo e @bronzoB, tutti gli utenti di twitter più attenti alle tematiche dell’arte antica, dell’archeologia e della cultura furono incuriositi, si chiesero chi vi fosse dietro e perché, e cominciarono a seguire questi due personaggi, che con atteggiamento molto bizzarro, a tratti irriverente, senza dubbio inconsueto, promuovevano se stessi, il loro restauro e il loro imminente ritorno al Museo Nazionale di Reggio Calabria. I due account non erano nati per caso, ad un tratto fu evidente.

Crearono molta attenzione intorno a sé su twitter, un luogo normalmente non (ancora) deputato in Italia a creare audience per eventi culturali, e, forse inconsapevolmente, diedero il via ad uno sciame di account di opere d’arte, reperti archeologici, fossili e personaggi storici, che ora da qualche mese si insinuano nelle conversazioni più disparate, ciascuno col suo stile, ma tutti con un obiettivo: promuovere se stessi, la struttura museale che li ospita, il patrimonio culturale italiano. Per prima nacque Paolina Bonaparte, alias @Paolina_BB, quasi casualmente, perché tirata in ballo da @a_bronzo, poi nacque @Cirosauro, il fossile di babydinosauro di Pietraroja, quindi fu la volta della Chimera d’Arezzo, @ChimeraMAF, che insieme a @MAF_Firenze, ma del tutto ufficiosamente, promuove il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, uno dei primi musei archeologici nazionali, tra l’altro, a dotarsi di un account twitter; comparvero sulla scena poi l’Uomo Vitruviano @HomoVi, Carolina d’Asburgo @CarolCarditello, Napoleone Bonaparte @NapoleonAigle, il busto in argento di Lucio Vero @LVero_Marengo e la statuetta in bronzo de @Il_Sileno dal Museo Nazionale di Antichità di Torino, Federico da Montefeltro e Battista Sforza, e la lista va allungandosi giorno dopo giorno: da ultimo sono arrivati il Pugile del Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo alle Terme @erpugileromano e il @satiro_danzante di Mazara del Vallo (sulla scia, questi ultimi, dello speciale della trasmissione Ulisse sui Bronzi di Riace andato in onda il 9.02.2014).

È evidente che su twitter è scoppiata la mania: i vari personaggi (perché poi di questo si tratta, non più di mere opere d’arte) interagiscono non solo tra loro, creando conversazioni al limite del paradossale, ma anche con i musei, con i personaggi della cultura e con chi li segue. Partecipano anche a conversazioni con le quali apparentemente non avrebbero niente a che fare, ma che procurano loro la curiosità e il follow di chi legge i loro tweet. Tra un tweet irriverente e uno spiritoso ci scappa sempre, però, il modo di lanciare messaggi di comunicazione culturale nel risicato spazio di 140 caratteri. Giorno dopo giorno i vari personaggi, ormai vere twitstar, fanno sempre più rete: proprio per la messa in onda dello speciale sui Bronzi di Riace, che celebra le prime due opere twittanti, si sono coalizzati per sostenere i loro ispiratori, ma anche per promuovere, sotto una forma che è ancora tutta da esplorare, il nostro patrimonio culturale.

Twitter è ancora un luogo di sperimentazione. Ma è il luogo della comunicazione più immediata, che può raggiungere, di retweet in retweet, un infinito numero di persone. Le opere d’arte twittanti sono l’esempio di un diverso modo di fare comunicazione culturale. Un modo che può davvero attirare quella fetta di pubblico che solitamente resta fuori dai musei. Se anche uno solo dei followers di uno di questi personaggi, spinto dal desiderio di conoscere dal vivo il suo beniamino andrà in museo a conoscerlo di persona, niente di tutto ciò sarà stato invano.

 

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