DSpace-GLAM: connettere storia, arte e tecnologia in un’unica piattaforma digitale open source

DSpace-GLAM: connettere storia, arte e tecnologia in un’unica piattaforma digitale open source

DSpace-GLAM è un’estensione di DSpace con un modello dati potenziato con l’obiettivo di fornire un ambiente per integrare il tradizionale lavoro ermeneutico e interpretativo delle scienze storiche, dell’archeologia, degli studi artistici e culturali con la visualizzazione e l’analisi dei dati.

DSpace-GLAM gestisce entità in tutto il dominio del patrimonio culturale: collezioni, fondi, persone, eventi, concetti, luoghi; crea ed esplora relazioni tra le entità, consentendo una descrizione completa del contesto culturale; archivia, gestisce, cura, conserva, analizza e rende accessibili i beni digitali e i loro metadati; visualizza e analizza i dati tramite grafici, mappe o creando reti di relazioni; fornisce un modello dati flessibile ed estensibile per gestire gli standard di metadati rilevanti e specifici modelli concettuali, al fine di contestualizzare il patrimonio culturale digitale. Attraverso ciò, potrebbe avvenire un cambiamento fondamentale nel modo in cui il patrimonio culturale digitale viene vissuto e analizzato. Inoltre, può essere facilmente integrata con visualizzatori di immagini, server multimediali e un modulo OCR (Optical Character Recognition). È conforme ai principali standard internazionali che facilitano l’interoperabilità e lo scambio di dati tra Gallerie, Biblioteche, Archivi e Musei. 

La piattaforma offre aggregazioni, ossia la raccolta di oggetti digitali o metadati correlati, e percorsi, cioè collegamenti logici o narrativi tra entità, come percorsi tematici, cronologici o concettuali, evidenziando i contesti, strutturando esposizioni e valorizzando itinerari. Dunque, offre la possibilità di aggregare diversi contenuti presenti all'interno della Biblioteca Digitale, anche organizzandoli in modo gerarchico. Di fatto, una maggiore interazione tra testo e risorse digitali consente di costruire vere e proprie narrazioni intorno al patrimonio culturale, di valorizzare le relazioni secondo diverse declinazioni, e offre la possibilità di "smontare" e "ricomporre" le aggregazioni in base alle esigenze mutevoli delle istituzioni.

C’è da sottolineare che il materiale del patrimonio culturale non può essere analizzato senza il suo contesto. I dati culturali, infatti, possono essere frammentari, parziali, distorti. Dunque, gli studiosi e i professionisti del patrimonio culturale devono essere in grado di correlare diverse fonti di dati, per indagare meglio l’articolazione dei fenomeni storici e dei processi di trasformazione che hanno influenzato la storia e la cultura umana. Inoltre, le risorse culturali digitali devono essere analizzate insieme a tutte le informazioni contestuali necessarie per rispondere alle domande di ricerca (come, ad esempio, il contesto di produzione culturale, sociale, economica, tecnologica di un documento/oggetto), o le associazioni contestuali a diversi livelli e scale (spaziali, temporali, funzionali, ecc.).

DSpace-GLAM, quindi, si distingue per la sua capacità di supportare non solo la conservazione e l’accesso ai beni digitali, ma anche per favorire la collaborazione interdisciplinare tra storici, archeologi, museologi, archivisti e sviluppatori tecnologici. Grazie al suo modello dati avanzato e flessibile, la piattaforma permette di rappresentare con precisione le complesse reti di relazioni tra oggetti culturali, persone, luoghi ed eventi, facilitando nuove forme di ricerca e interpretazione basate sull’analisi dei dati. La nuova versione, inoltre, amplia la sua capacità di valorizzare i contenuti e renderli fruibili attraverso canali di consultazione diversificati, anche in base alle esigenze di diversi tipi di pubblico: specialisti, legati alla ricerca e agli studi universitari; appartenenti all’ambito dell’apprendimento scolastico; turisti, interessati a scoprire o acquisire nuove conoscenze sui territori visitati; cittadini, che desiderano acquisire informazioni su fatti, luoghi e oggetti.

La piattaforma è una creazione di una società tecnologica italiana, 4Science, specializzata nello sviluppo di soluzioni open source per la gestione e valorizzazione del patrimonio culturale digitale e dei dati di ricerca. Fondata nel 2003, è riconosciuta come uno dei principali partner della community DSpace. Il team si avvale di decenni di competenza ed esperienza nel settore, comprendenti aspetti tecnologici, metodologici e normativi, frutto di numerose collaborazioni con università e istituti di ricerca di tutto il mondo, oltre a esperienze maturate in agenzie nazionali per la ricerca e la tecnologia nell’istruzione. In 4Science, le pratiche ruotano attorno all’accoglienza della diversità, alla promozione dell’inclusività e al rispetto dei valori di apertura. Questi principi non sono solo parole su carta; in 4Science questi pilastri fanno parte della cultura aziendale, influenzando il modo in cui lavorano e collaborano. Seguendo questi ideali, non soltanto si crea un ambiente di lavoro più dinamico, ma si apre anche la strada a un cambiamento significativo nel settore e oltre. Come leader nella comunità di DSpace, sono sempre attivi per condividere le loro conoscenze e offrire il loro supporto attraverso: presentazioni in conferenza; seminari online in cui presentano soluzioni e servizi tecnologici all’avanguardia per favorire la scienza aperta; incontri in cui condividono i loro ideali e le ultime tendenze della scienza aperta, dimostrazioni dal vivo di tecnologie all’avanguardia per mostrare al pubblico come 4Science possa aiutare un’istituzione offrendo il miglior servizio o la soluzione più adatta.

Fonte: 4science.com

 

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