Approda dal 10 al 15 dicembre a Torino, presso la sede della Camera di commercio nel Palazzo Birago, Memoria/Futuro – Tecnologie per il patrimonio culturale, una mostra curata dalla Fondazione Rosselli con il sostegno del MIUR e in collaborazione con alcuni dei principali enti di ricerca italiani.
Cosa accade se l’eccellenza e la bellezza del patrimonio culturale italiano si incontrano con le tecnologie più avanzate e i risultati sviluppati dalla ricerca scientifica. E’ quello che ci racconta e fa vedere Memoria/Futuro – Tecnologie per il patrimonio culturale, la mostra curata dalla Fondazione Rosselli con il sostegno del MIUR e in collaborazione con alcuni dei principali enti di ricerca italiani, tra cui gli istituti che dipendono dal Ministero per i beni e le attività culturali, l’Agenzia Spaziale Italiana, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il Centro Conservazione e Restauro Venaria Reale, l’ENEA, il CNR.
Memoria/Futuro è un viaggio attraverso le tecnologie che ci aiutano a conoscere, a tutelare, conservare, valorizzare, gestire e godere il patrimonio culturale, garantendo così un futuro alla nostra memoria. Le tecnologie e i risultati della ricerca scientifica, che guarda al futuro, possono diventare infatti lo strumento migliore per mantenere viva la consapevolezza della nostra storia e integrare sviluppo sociale e sostenibilità. Lo dimostrano i numerosi progetti e le applicazioni tecnologiche che la mostra propone. Come l’uso di acceleratori di particelle – cugini molto più piccoli del grande LHC del CERN – per l’analisi della composizione di opere d’arte o la datazione di reperti archeologici. Il naso elettronico in grado di scoprire le muffe, che potrebbero rovinare i patrimoni archivistici. I laser per la pulitura e il restauro di manufatti e materiali antichi o i droni per il tele-rilevamento del territorio e di beni architettonici in seguito a un terremoto o a una calamità naturale. E ancora l’utilizzo di tecnologie informatiche, di computer vision, scansione e riproduzione digitale per realizzare musei e archivi virtuali dei beni artistici, come nel caso del grande museo virtuale dell’Iraq realizzato dal Cnr. O il progetto estremamente avanzato di rilevamento satellitare del territorio CosmoSkyMed, pensato e finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana e dal Ministero della Difesa.
Anche solo guardando il sito web della mostra (http://memoriafuturo.fondazionerosselli.org) si ha l’idea di quanto ricchi di interesse e numerosi siano i progetti rappresentati, che ci offrono un eccezionale spaccato dell’eccellenza scientifica e culturale del nostro Paese.
La mostra, pensata anche come vetrina dell’eccellenza italiana nel settore, approda alla Camera di Commercio di Torino dopo una circuitazione che ha previsto tappe a L’Aquila, Campobasso e Ginevra presso le Nazioni Unite; la volontà è anche quella di aprire al privato, coinvolgendo le aziende del settore dei beni culturali i cui prodotti siano indicativi dell’innovazione e della ricerca con l’obiettivo di trovare nuove soluzioni non solo per la tutela e il restauro del nostro patrimonio ma anche per la sua diffusione e valorizzazione.
La mostra verrà inaugurata il prossimo 10 Dicembre alle ore 11.30 e introdotta da una breve conferenza stampa alla quale parteciperanno tra gli altri Francesca Traclò, direttore della Fondazione Rosselli, Mario Turetta, direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici del Piemonte, Guido Bolatto, Segretario Generale della camera di Commercio di Torino e Luigi Quaranta, presidente del Centro Conservazione e Restauro Venaria Reale.
La mostra, visitabile tutti i giorni tra le 9,30 e le 12,30, è pensata per un pubblico di curiosi e di appassionati, e si rivolge in maniera particolare agli studenti universitari e ai ragazzi delle scuole superiori, anche come forma di sensibilizzazione e orientamento verso discipline trasversali che includono conoscenze scientifiche e umanistiche.
"Comunicare l'importanza dell'applicazione della ricerca scientifica per migliorare la nostra vita, soprattutto ai giovani, - sostiene Francesca Traclò, direttore della Fondazione Rosselli - è fondamentale per orientare e sviluppare un pensiero scientifico attuale che preluda a una fertile compresenza della cultura scientifica e umanistica, universi ancora troppo spesso separati".
Fonte: Fondazione Rosselli