Sensori wireless di ultima generazione per mettere in sicurezza il Colosseo. Sono quelli progettati da un gruppo di ragazzi toscani, per lo piu’ ingegneri, non ancora trentenni, che fanno parte di Move Solution, azienda innovativa con sede a Lucca e fondata nel 2017 da Ferdinando Frediani, giovane neolaureato all'Università di Pisa, con alcuni soci co-finanziatori.
La startup ha sviluppato un intero sistema di sensori elettronici per il monitoraggio strutturale, che permette di analizzare lo stato di salute di grandi infrastrutture come ponti, edifici, ferrovie e monumenti storici per comprenderne l’evoluzione e l'invecchiamento. Poche settimane fa i sensori, in grado di misurare spostamenti, inclinazioni, vibrazioni e molto altro con elevata precisione, e di allertare la sorveglianza di salvaguardia di un complesso, sono stati installati nella quarta meraviglia del mondo antico classificata dai moderni: il Colosseo.
La società in particolare si è focalizzata nella progettazione e produzione di sistemi elettronici per monitorare in modo efficiente l’ampiezza dello spostamento, la variazione di temperatura e la frequenza di vibrazione di una qualsiasi opera civile soggetta a stress o invecchiamento (ponti, palazzi, dighe, viadotti, gallerie, ecc.), prevenendo e prevedendo il rischio di cedimenti. Il sistema brevettato Deck dell’azienda è di piccole dimensioni, completamente wireless, misura con una precisione del centesimo di millimetro e ha un’autonomia energetica di circa due anni. I suoi dati registrati vengono trasmessi da remoto su una piattaforma Cloud dove vengono elaborati e analizzati applicando sistemi di statistica avanzata tramite algoritmi predittivi. La vincitrice del bando è IMG, società di servizi specializzata nella gestione e fornitura di sistemi di monitoraggio geotecnico e strutturale, che ha coinvolto Move Solutions come partner specializzato per monitorare l’anfiteatro più grande del mondo. I sensori del sistema Move installati in soli 2 giorni, in modo non invasivo e mimetizzati (sono stati dipinti da una restauratrice incaricata dalle Belle Arti di Roma) sono costituiti da inclinometri, accelerometri, nodi comunicativi e diverse sonde geotecniche.
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