Quante storie sono nascoste fra i silenziosi resti di un sito archeologico o fra le vetrine mute di un museo? Gli strumenti di comunicazione tradizionali - pannelli, didascalie e prodotti multimediali - ci aiutano a ricostruire il passato e a capirlo, ma questo spesso non basta: il passato bisogna imparare a raccontarlo.
Bisogna ricreare vicende passate che sappiano presentare ambienti, situazioni, oggetti antichi e il loro uso. E se queste storie non sono fatte di sole parole, ma mescolano parole, immagini e video, diventano ancora più coinvolgenti. Fanno divertire e imparare di più.
La Paestum Digital Storytelling School è stata ideata dalla giornalista Cinzia Dal Maso e dall’archeologo Giuliano De Felice per stimolare gli archeologi - ma anche operatori culturali, insegnanti, ricercatori, artisti, curiosi - a porsi domande inedite e affilare le proprie armi creative, e produrre infine un “racconto storico digitale”. Paestum offrirà l’ispirazione, le lezioni frontali indagheranno le tecniche di narrazione del passato attraverso l’uso combinato di testi e immagini, e poi tutti i partecipanti saranno messi alla prova con penne, matite, pennelli (virtuali), e computer, foto e videocamera.
Il risultato sarà presentato ufficialmente alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico durante l’incontro Rocking the way for revolution: Archeostorie e l'archeologia pubblica italiana (Museo archeologico, sabato 31 ottobre ore 17).
Programma e scheda di adesione in allegato in fondo alla notizia.
Paestum Digital Storytelling School
Corso di narrazione digitale sul campo
ideato e diretto da Cinzia Dal Maso e Giuliano De Felice
promosso dalla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico
in collaborazione con Associazione M(u)ovimenti
dal 28 al 31 ottobre 2015
tra i templi di Paestum, le mura di Velia
e il santuario di Hera Argiva