Nuova luce per la Cappella Sistina

cappella-sistina-illuminazioneLa Cappella Sistina si dota di nuovi impianti di climatizzazione e illuminazione. Lo ha annunciato il Direttore dei Musei Vaticani, il prof. Antonio Paolocci durante la conferenza stampa di presentazione del Convegno Internazionale dal titolo "La Cappella Sistina venti anni dopo. Nuovo respiro nuova luce" che si svolgerà dal 30 al 31 ottobre 2014 presso l’Auditorium di Via della Conciliazione a Roma.

Durante il Convegno verrà presentato lo stato di conservazione degli affreschi l’attuale stato degli affreschi e verranno diffusi i risultati sulle indagini scientifiche e sul piano di manutenzione ordinaria e straordinaria in atto da tempo nei Musei Vaticani per la conservazione di questo straordinario patrimono.

"Sono passati venti anni dal restauro del ’94 - ha dichiarato il prof. Paolucci -e questo 2014 segna il quattrocentocinquantesimo anniversario dalla morte di Michelangelo. Avremmo potuto onorare la ricorrenza solo con una mostra o con una serie di conferenze affidate ai massimi specialisti del mondo. Invece, abbiamo preferito consegnare all’anno memoriale qualcosa di durevole, di non effimero: la messa in sicurezza dal punto di vista climatologico del capolavoro assoluto del Buonarroti e la sua nuova corretta illuminazione. Lo abbiamo fatto affidando i due interventi ad aziende leader nei rispettivi settori: la multinazionale americana CARRIER e la OSRAM. È il caso di ricordare che i costi sono stati offerti alla Santa Sede a titolo di pura liberalità.

Ci sono voluti tre anni di paziente minuzioso lavoro per arrivare al risultato. Tre anni che hanno visto la cooperazione quotidiana con i tecnici di CARRIER e di OSRAM e l’impegno congiunto della Direzione dei Servizi Tecnici guidati prima da Pier Carlo Cuscianna poi da P. Rafael García de la Serrana Villalobos con Roberto Mignucci, e nei Musei Vaticani dell’Ufficio del Conservatore di Vittoria Cimino e del Laboratorio di Diagnostica e Ricerche Scientifiche di Ulderico Santamaria. Ora la grande impresa è conclusa e io mi auguro che tutti capiranno le ragioni che l’hanno resa necessaria.

La pressione antropica alla quale è sottoposta la Cappella Sistina (quasi 6 milioni di visitatori all’anno con punte di oltre ventimila al giorno in certi periodi di particolare affluenza) richiedeva un intervento radicale che garantisse il ricambio d’aria, l’abbattimento delle polveri e degli inquinanti, il controllo della temperatura e della umidità, l’anidride carbonica tenuta a livelli accettabili. Il rischio altrimenti era quello di attivare un mix di umidità, di inquinanti, di anidride carbonica che poteva essere, nei tempi lunghi, una deriva pericolosa per la corretta conservazione delle pitture murali, quei 2500 metri quadrati che fanno l’antologia artistica più importante del Rinascimento italiano.

L’impianto che era stato messo in opera nel ’94 tarato per un afflusso che era circa un terzo di quello attuale, risultava ormai inadeguato e inefficiente. Occorreva sostituirlo con uno di nuova progettazione e di ultimissima generazione. È quello che abbiamo fatto.

Anche la nuova luce era necessaria. Occorreva una illuminazione leggera e allo stesso tempo totale, non invasiva, rispettosa della complessa realtà iconografica, stilistica, storica della Sistina. Nessuno spot privilegiato su Michelangelo ma la possibilità di una lettura quieta, obiettiva e allo stesso tempo delicata, capace di raccontare in ogni dettaglio e di far comprendere tutto insieme quell’immane catechismo figurato che tre papi (Sisto IV, Giulio II e Paolo III) vollero dispiegare sulle pareti e sulla volta di quella che è da sempre per tutti la "cappella del mondo".

 

Fonte: Sala stampa della Santa Sede

 

 

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