E’ dello scorso anno la notizia che nella Domus Aurea neroniana e’ stata portata in luce una sala affrescata prima inaccessibile, alla quale si e’ voluto dare il nome di Sala della Sfinge da un dettaglio dei dipinti. L’intero complesso sotterraneo e’ decorato da innumerevoli esserini poliformi quali centauri, sirene, cavallucci marini, tali da aver meritato nei secoli la definizione generica di grottesche da storici dell’arte e pittori entrati per avventura nel sito celeberrimo di antichità’ romana, che, ad eccezione della Domus Transitoria sul lato occidentale del Colle Oppio, è unanimente datato dopo il 64 d.C. seguendo il filo della narrazione di Svetonio.