Interpretazioni, più o meno recenti, delle fonti storiche sull’eruzione del Vesuvio del 79 d. C. hanno reso l’idea che il fenomeno vulcanico avesse avuto una durata di almeno un mese dall’avvistamento per tre giorni della prima nube tossica alla fine di agosto - secondo quanto riportato da Plinio il Giovane in una lettera a Tacito (Epistulae, VI, 16, 20) sulle circostanze della morte di Plinio il Vecchio, avvenuta quando era comandante della flotta stanziata a Capo Miseno - alle deflagrazioni che travolsero del tutto le città di Pompei, Ercolano, Stabia e Oplontis.