L’applicazione della Fotogrammetria a tutti i campi dei Beni Culturali permette di ottenere in modo rapido informazioni metricamente precise, fondamentali allo studio sia di strutture murarie che di reperti di piccole dimensioni. Le informazioni così acquisite possono essere consultate anche senza avere sotto controllo l’oggetto della ripresa fotografica. Inoltre, è un ottimo metodo per creare una banca dati del sito dal quale è possibile attingere ogni tipo di informazione anche dopo eventi che ne hanno modificato le proprietà. Per quanto riguarda l’Archeologia la Fotogrammetria è sicuramente la tecnologia più adatta combinando tempi, risultati e qualità. Questo perché consente di documentare sia la forma effettiva sia l’aspetto cromatico del manufatto in maniera rapida, rendendo possibile l’analisi delle eventuali deformazioni dello stesso nel tempo. Inoltre, non è raro il caso in cui un manufatto debba essere ricoperto dopo il periodo di scavi, in questi casi la fotogrammetria permette di creare un modello virtuale perfettamente interrogabile in qualsiasi momento, senza avere la necessità di trovarsi sul luogo del manufatto.
Il sistema fotogrammetrico 3D EYE ideato dalla Microgeo rappresenta un’ottima soluzione per il mondo dei Beni Archeologici e Culturali. Il sistema di stabilizzazione, si installa rapidamente sulla sommità di un’asta telescopica, in fibra di carbonio ed è in grado di raggiungere la massima estensione di 9 m. Il 3D EYE è dotato di una fotocamera con sensore APS-C da 24 MPX e una Gimbal a tre assi che assicura una maggiore stabilità anche in condizioni difficili, mantenendo stabile l’ortogonalità di scatto rispetto al piano d’interesse.