Soluzioni tecnologiche per illuminare Spinosaurus e Tiepolo, protagonisti dell’apertura del ristrutturato Palazzo Dugnani a Milano

Soluzioni tecnologiche per illuminare Spinosaurus e Tiepolo, protagonisti dell’apertura del ristrutturato Palazzo Dugnani  a Milano

Sembrerebbe proprio una “strana coppia”, nonostante le “contaminazioni” oggi tanto di moda, visto che lo Spinosaurus egyptiacus - scoperto cento anni fa dal paleontologo tedesco Ernst Stromer nel deserto occidentale dell’Egitto - è il più grande dinosauro semi-acquatico predatore risalente a 95 milioni di anni fa, mentre Giambattista Tiepolo - nato nella Città dei Dogi nel 1696 e morto a Madrid nel 1770 - è considerato uno dei maggiori pittori del Settecento veneziano.

Eppure, un legame c’è: il milanese Palazzo Dugnani, costruito nel XVII secolo, divenuto nel 1846 la prima sede del Museo Civico di Storia naturale e di recente aperto al pubblico dopo la ristrutturazione. E’ proprio Palazzo Dugnani ad ospitare, dallo scorso 6 giugno 2015 al 10 gennaio 2016 “Spinosaurus. Il Gigante perduto del Cretaceo”, una suggestiva mostra prodotta da National Geographic in collaborazione con Museo di Storia Naturale di Milano, Geo-Model, University of Chicago e curata (edizione italiana) da Cristiano Sasso e Simone Maganuco. Sempre a Palazzo Dugnani si conserva la splendida sala da ballo detta il “Salone del Tiepolo” per il ciclo di affreschi del pittore veneziano che narrano le storie di Scipione il Vecchio, detto l’Africano.

Per illuminare questa “strana coppia”, la scelta è caduta sulle soluzioni illuminotecniche di Linea Light Group, a ennesima conferma della versatilità cha caratterizza l’offerta dell’azienda trevigiana, che realizzerà anche, successivamente, l’illuminazione esterna del Palazzo stesso. Indubbiamente riuscita la collocazione temporale dell’evento grazie ai visitatori che affolleranno il capoluogo meneghino durante i mesi di Expo 2015, offrendo la possibilità sia di vedere in anteprima europea (la prima assoluta si è inaugurata lo scorso settembre a Washington) la mostra dedicata allo Spinosaurus, sia di ammirare un palazzo di notevole interesse storico-artistico. Un evento, poi, opportunamente inserito in quell’articolato mosaico di iniziative che va sotto il nome di Expo In Città, una carrellata di iniziative culturali che accompagnano i sei mesi della Esposizione Universale di Milano.

Quanto allo Spinosaurus (“cover story” di National Geographic Magazine, ottobre 2014), protagonista della mostra milanese è un nuovo esemplare scoperto (2008-2014) nel deserto del Marocco, con lo scheletro più completo ad oggi conosciuto. La mostra si snoda in un percorso articolato, che spazia dalle vicende storiche legate all’importante reperto alla ricostruzione dell’habitat naturale di 90 milioni di anni fa. E che, per la sua realizzazione, ha richiesto l’utilizzo di sofisticate tecniche: dalla Tac alla microscopia elettronica, dalla grafica alla modellazione virtuale per ricostruire l’aspetto e il modo di vita di Spinosaurus, fino a ricavare con una stampante 3D e rimontare, osso per osso, uno scheletro completo lungo 15 metri e scolpire un modello “in vivo” delle stesse dimensioni, esposto nei giardini prospicienti Palazzo Dugnani. Un intervento che ha visto protagonista la Geo-Model di Quarto d’Altino (Ve), laboratorio di scenografia specializzato nelle ricostruzioni paleontologiche e nella produzione di modelli tridimensionali di dinosauri in scala reale realizzati con rigoroso metodo scientifico.

 

Spinosaurus 2

 

Luci d’autore

Spinosaurus e Tiepolo, protagonisti dell’ apertura al pubblico del ristrutturato Palazzo Dugnani: due realtà differenti e complesse, una spettacolare mostra/ricostruzione e un “classico” spazio museale di affreschi d’autore, per la cui illuminazione Linea Light Group ha scelto soluzioni tecnologiche “su misura”, per sottolinearne la specificità comunicazionale/emozionale.

Per la mostra dedicata allo Spinosaurus, la scelta è caduta: sui proiettori a binario Pound da 30 Watt (brand I-LèD) con ottiche da 60 o 30 gradi, installati sulla parte superiore dei pannelli già posizionati nelle stanze del percorso espositivo; e sulla piantana da terra Ice T (brand Tràddel), nelle versioni ad emissione di luce diffusa ed emissione prevalentemente indiretta tramite schermo microforato, due soluzioni ottimali per creare punti luce verticali.

Si è scelto invece di illuminare la Sala Tiepolo posizionando corpi lampada a livello del piano mezzanino e orientati verso l'alto. Le lampade sono quelle del modello Xenia (I-LèD), caratterizzate da profili lineari in alluminio estruso, con Led la cui potenza varia da un minimo di 4,5 Watt ai 30 Watt per le barre di maggior dimensione. L'ottica scelta è di tipo asimmetrico, temperatura di colore 3000 K a luce calda. Altro importante “dettaglio tecnico”: le lampade sono dotate di staffe che ne consentono la rotazione, ottenendo l'orientamento luce desiderato sulle pareti della sala.

 

Fonte: Linea Light Group (http://linealight.com/)

 

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