Sandro Massa ci ha lasciato

Sandro Massa ci ha lasciato

Apprendiamo solo ora che il 15 agosto 2019 Sandro Massa, fisico e ricercatore di eccezione nel mondo della Conservazione del Patrimonio Culturale, ci ha lasciato.

Chi era Sandro Massa? Un genio. Un genio al lavoro, incessantemente. Ma anche un uomo libero, conviviale, un genio cittadino più che impegnato, partecipato, se non condiviso. Un fisico gentiluomo, dedicato al presente storico culturale, che fra tutte le particelle del mondo non astraeva da quelle più vitali della nostra pelle e anche amante degli animali.

Cosa ha fatto? Sarebbe più facile dire cosa non ha fatto, non ha seguito, non ha pensato, non ha studiato e inventato in rapporto alle necessità della sopravvivenza, del movimento e della vitalità sedimentata dal passato, trasformata nel valore più alto del destino del pianeta: l’ambiente, il microclima, le fonti energetiche, le reazioni organiche nelle sepolture, la conservazione e la sicurezza del patrimonio culturale.

Uno degli aspetti che più lo distingueva, era il voler portare nell’industria la ricerca sperimentale, promuovendo la ricerca applicata, calandosi dagli studi teorici nelle applicazioni reali che più lo affascinavano, in situ. L’ambito internazionale lo riconosceva come uno dei più affermati ricercatori del settore e proprio nell’ambito della comunità europea aveva trovato un mondo in cui calarsi che gli poteva offrire reali soddisfazioni.

In questo ambiente ho avuto modo di conoscerlo, quando era il contatto italiano per i progetti Eureka per i Beni Culturali. Con lui ho compreso il significato di ricerca applicata e prototipazione industriale, per aver presentato al finanziamento Eureka un sistema speditivo di rilevamento iconometrico che fu poi il primo progetto italiano approvato nell’ambito Eureka Eurocare (RE.FRAN), e la ufficializzazione avvenne a Trondheim in Norvegia dove io arrivai in una notte del 1993 trovando lui in albergo ad aspettarmi sveglio alle quattro del mattino, pronto ad ascoltarmi per recepire cosa si sarebbe dovuto dire la mattina seguente al congresso.

SandroMassa LucaPapiIl Prof. Sandro Massa con uno dei suoi allievi, Luca Papi, presso la Facoltà di Ingegneria - Corso di Laurea in Ingegneria dei Materiali dell'Università degli Studi di Perugia (2003) dopo la discussione della tesi sperimentale di Papi dal titolo: "Tecnologie innovative per la diagnosi e il controllo dell'umidità nelle murature"

Coinvolto ai vertici del CNR per la programmazione strategica aveva impulsato la nascita dei Dipartimenti di Patrimonio Culturale, Identità Culturale, Materiali e Dispositivi, e successivamente del Dipartimento di Information Communication Technology (ICT). Tra le sue innumerevoli attività ricordiamo che è stato membro di varie Commissioni di studio italiane ed estere ed in alcune di queste ha svolto incarichi di coordinamento, ha fornito consulenza ad amministrazioni pubbliche su temi riguardanti le condizioni ambientali e la conservazione dei manufatti, ha tenuto corsi di formazione in Italia ed all'estero per enti pubblici ed Università, ha coordinato varie unità operative nell'ambito di progetti strategici e finalizzati del CNR ed Europei, ha progettato e promosso un Corso di Laurea innovativo sulla "Manutenzione del Costruito antico e moderno", istituito presso l'Università di Perugia - sede di Terni. Ha promosso e coordinato Convegni e Conferenze memorabili tra cui ricordiamo quello su Galileo la prima infrastruttura europea nel 2007,  La sicurezza nella mobilità nel 2008, La conoscenza e comunicazione per la sicurezza nel 2010. Ha svolto attività di Normazione in ambito nazionale ed internazionale (UNI-NORMAL e RILEM). E' stato membro di varie Commissioni tecnico/scientifiche promosse dal Ministero dei BBCC e dal Comune di Roma.
Membro del Consiglio Scientifico di Eureka Eurocare, del Tecnical Advisory Committee nell'ambito della Rilem, designato per il CNR, della Commissione Internazionale di Studio "NATO - CCMS ( Challenger Committee on Modern Society )".

Autore di alcuni brevetti registrati al CNR, ha pubblicato numerosi contributi tra cui ricordo i seguenti titoli:

Studio per una rappresentazione virtuale della vela di San Matteo, Riflessioni sulla morfologia dei processi di degrado nelle opere d'arte by Sandro Massa, Alcune proposte per la risoluzione dei fenomeni di degrado ambientale by Sandro Massa, Il deperimento delle opere d'arte : cause, evoluzione, possibilità di valutazioni quantitative, La disomogenità del substrato come casi di alterazione dei dipinti murali esposti all'aperto, Modelli fisici e simulazioni numeriche per la salvaguardia dei dipinti murali, Analisi del degrado delle chiese dell'ex Pio Istituto di Santo Spirito, I danni delle efflorescenze saline nel palazzo del Tribunale di Perugia, Valorizzazione culturale del territorio e rischio antropico by Sandro Massa, Misure ultrasonore nella diagnosi delle opere d'arte : lo studio della Colonna Traiana in Roma, La disomogeneità del substrato come causa di alterazione dei dipinti murali esposti all'aperto, Preservation problems : visitors and deterioration the painted Etruscan tomb, Ancient metal objects in outdoor exposure : causes, mechanisms and measurements of damage, Roma capitale : progetto strategico Roma capitale, Condizioni ottimali per la conservazione ed ipotesi di musealizzazione sperimentale : il mosaico della medusa di Brescia, Artificial weathering of Carrara marble : relationships between the induces variations of some physical propertied, A system of classification of the decay of stone monuments.

Tra i suoi studi inoltre ricordiamo le le prime soluzioni finalizzate alla salvaguardia delle tombe con messa a punto delle barriere trasparenti che proteggono i dipinti delle tombe etrusche di Tarquinia, consentendone la fruizione al pubblico, e i vari studi per la conservazione degli ambienti ipogeici come quelli per la Domus Aurea.

Lo piangiamo come studioso ma soprattutto come amico che ha sempre condiviso con noi la passione e l’entusiasmo che ci hanno spinto ad impegnarci nello studio e nella salvaguardia di questo affascinante mondo sotterraneo. Oggi ci sentiamo più soli.

E’ stato per dieci anni membro del comitato scientifico di Archeomatica, contribuendo sin dal primo numero.

Eureka copiaIl comitato Eureka Eurocare in una raffigurazione durante la Norwegian Chairmanship a Trondheim nel 1993.
Le bandiere italiane individuano Sandro Massa, Renzo Carlucci e Pio Baldi.

Related Articles