Analisi virtuale dei reperti archeologici:  le tecnologie rispondono a domande vecchie migliaia di anni sull’uomo di Neandertal e Homo sapiens

Analisi virtuale dei reperti archeologici:  le tecnologie rispondono a domande vecchie migliaia di anni sull’uomo di Neandertal e Homo sapiens

La tecnica della scansione 3D è stata utilizzata per lo studio di alcuni reperti in pietra scheggiata provenienti da due siti archeologici, Grotta di Fumane (VR) e Piovesello (PC), con l’obiettivo di ricostruire alcuni aspetti della vita quotidiana dei gruppi umani del Paleolitico.

Lo studio si concentra sull’analisi dei “rimontaggi”, l’associazione di più elementi in pietra scheggiata compatibili tra loro perché originariamente appartenenti allo stesso blocco. Un nuovo approccio sposta il loro studio in uno spazio virtuale, grazie dell’acquisizione di modelli tridimensionali per mezzo dello scanner a luce strutturata. Esso consente di maneggiare i reperti senza danneggiarli e di inserirli, evidenziarli o eliminarli dal rimontaggio in fase di studio. Si può inoltre osservare il rimontaggio a 360°, misurare al micron lunghezze e volumi, e sezionare i reperti, operazioni impossibili con i manufatti fisici.

I ricercatori dell’Università di Ferrara hanno, in questo modo, analizzato due rimontaggi: uno associato all’uomo di Neandertal (G. di Fumane) e uno associato all’Homo sapiens di 30.000 anni fa (Piovesello). L’utilizzo dei modelli 3D ha fornito informazioni morfo-metriche sulle schegge che non sono presenti tra i reperti recuperati, dati che non si potrebbero dedurre con un approccio tradizionale. Ha inoltre consentito di formulare ipotesi riguardo alle modalità di gestione degli spazi e delle materie prime nei due siti: spazi distinti in chiave funzionale a G. di Fumane (occupazione duratura), unico spazio dedicato alla scheggiatura a Piovesello (occupazione breve).

Lo studio è oggetto di una pubblicazione internazionale:

Delpiano, D., Cocilova, A., Zangrossi, F. et al. Archaeol Anthropol Sci (2019). https://doi.org/10.1007/s12520-019-00779-7

La ricerca è stata possibile grazie all’utilizzo delle apparecchiature presenti presso l’Università di Ferrara e il “Neanderthal Museum” (Germania), e coinvolge tre giovani ricercatori formati nel corso di Laurea Magistrale in “Quaternario, Preistoria e Archeologia”, sotto la direzione scientifica del prof. Peresani.

Info equipe di ricerca: PalEoRESearch – Unife: https://www.facebook.com/PaleoResearchUnife/

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