MAXICULTURE: strumenti la gestione dei progetti sui beni culturali

maxicultureIl progetto MAXICULTURE prevede un insieme di strumenti per misurare l'impatto socio-economico e tecnologico dei progetti e come si può migliorare l'uso delle tecnologie ICT nel settore dei beni culturali.
Recenti progetti scientifici nel campo della cultura digitale prevedono la digitalizzazione del patrimonio culturale che lo rende accessibile a molti in modo creativo preservandone il suo contenuto.

Tuttavia, spesso, i risultati non sono sfruttati al massimo del loro potenziale. MAXICULTURE offre pertanto due strumenti per aiutarli: uno è uno strumento di valutazione, l'altro è una piattaforma per creare una comunità.

"Il patrimonio culturale digitale è un grande settore", ha dichiarato George Ioannidis, direttore di IN2, la società che sta dietro la tecnologia per la piattaforma della community MAXICULTURE e partner del progetto. Le attività includono la scansione di libri, strumenti di sviluppo dello storytelling digitale, tool per l'accesso a raccolte di documenti multimediali, supporto alla collaborazione in musei e biblioteche, e così via.
"Lavorare con i partner in tutta l'Unione Europea è stata molto utile, per avere un quadro più chiaro in questo grande campo", ha spiegato Ioannidis. I partner internazionali (Eurokleis, T6, VDJ e IN2) si sono messi in contatto con esperti europei nel patrimonio culturale digitale che hanno contribuito a plasmare lo strumento di valutazione e migliorare la piattaforma per la community.

Il kit di autovalutazione è disponibile per 39 progetti. Finora la metà ha completato almeno un ciclo di valutazione. I progetti possono scegliere questo strumento per valutare, ad esempio, l'impatto tecnologico, economico o sociale. Completano un questionario approfondito ottenendo un report di valutazione che calcola un punteggio di prestazione.
Questo può essere confrontato con il risultato medio degli altri progetti e permette di monitorare i progressi nel tempo. Da questo report i progetti possono quindi vedere quello che devono fare per migliorare i propri punteggi ed escogitare un piano per raggiungere i propri obiettivi.

MAXICULTURE si è concluso alla fine del 2014 ed è stato sostenuta con 600.000 € di finanziamenti europei, offre anche una piattaforma per una community che crea automaticamente raccolte di messaggi da progetti di informazione pubblica sui social media con articoli, file audiovisivi e foto che inseriscono sul proprio sito web.

"Finora sono stati raccolti 20.000 oggetti", ha spiega Ioannidis, aggiungendo che "le collezioni sono messe insieme in maniera attraente, dando all'utente la possibilità di passare in rassegna tutti i rilevanti post e gli upload rilevanti in un giusto posto".
I progetti finanziati dalla comunità europea hanno a disposizione una piattaforma mirata per presentare i propri risultati. I progetti in cerca di partner possono vedere chi è importante per sé, ed i responsabili politici, i musei, le biblioteche e gli archivi possono dare uno sguardo a quello in cui stanno lavorando. Lo strumento può essere utilizzato anche dagli investitori per trovare le ultime innovazioni nella cultura digitale.

"La piattaforma per la community comprende anche la segnalazione di eventi a cui partecipano i progetti UE permettendo di creare storie coinvolgenti su ciò che accade in occasione degli eventi".

Sulla base di queste idee, la STOM e i progetti mymeedia aggregano post sui social media in merito ad un evento, insieme a materiale visivo (foto, video), presentazioni e keynote. Questo è una risorsa per gli organizzatori che possono, ad esempio, presentare i migliori momenti da una conferenza.

Per l'ICT Proposers Day 2014 a Firenze mymeedia a creato una fase digitale disponibile in social streming con i momenti salienti della manifestazione. Sono stati raccolti oltre 3000 messaggi provenienti dai social networks e presentazioni di eventi. 

 

Sito web maxiculture.eu

 

Fonte: Heritage Daily

 

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