TECHNOLOGY for ALL 2025 - GeoNEXT

TECHNOLOGY for ALL 2025 - GeoNEXT

Nel cuore del Parco dell’Appia Antica, dove la storia millenaria convive con la rinascita degli spazi industriali, torna Technology for All – GeoNEXT 2025, il principale forum nazionale dedicato alla geomatica, all’intelligenza artificiale per il territorio e alla digitalizzazione del patrimonio culturale.

Il 12 e 13 novembre, l’Ex Cartiera Latina si trasformerà in un luogo di incontro tra archeologia e innovazione, un laboratorio aperto in cui la tecnologia diventerà strumento di conoscenza e di interpretazione del paesaggio.

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Promosso da Mediageo, l’appuntamento romano segna il punto di arrivo di un percorso biennale che ha attraversato l’Italia con le tappe OnTheRoad di Tindari e Foligno e la Academy dell’Aquila. Con GeoNEXT 2025, la capitale accoglie una nuova edizione del forum che si propone come una “agorà digitale”: un contesto in cui scienziati, professionisti, amministratori e imprese si confrontano su come intrecciare innovazione e memoria, per dare forma a una intelligenza territoriale condivisa, capace di leggere il passato e progettare il futuro.

Dall’archeologia predittiva alla memoria algoritmica
La sessione inaugurale affronterà un tema decisivo: come trasformare il patrimonio culturale in strutture modellabili, capaci di “apprendere” col tempo. Le reti neurali multimodali, alimentate da dati satellitari e rilevamenti a terra, permettono oggi di simulare possibili scenari di degrado, anticipando il peggioramento di superfici e materiali. L’IA non resta mera sentinella di vulnerabilità: dà vita a gemelli digitali semantici che evolvono in parallelo con l’opera reale, strutturando un archivio vivo della sua storia. Non si tratta più di una conservazione reattiva, piuttosto di una cura algoritmica che integra l’occhio esperto del restauratore con la visione predittiva della macchina.

Cartografia intelligente: il territorio come sistema cognitivo
Il pomeriggio del 12 novembre esplorerà la fusione tra AI e GIS cognitivi in relazioni curate da importanti esperti del settore. Il cambiamento è in corso, inarrestabile: le mappe tradizionali cedono il posto a “organismi” che si auto-aggiornano: riconoscono pattern territoriali, intrecciano toponimi, infrastrutture e flussi in tempo reale. I GIS neurali diventano reti semantiche in cui ogni elemento cartografico è nodo e significato insieme — la geografia entra nella dimensione computazionale.
È in questo ambito che emergono i digital twin urbani: convergono geodata, sensori IoT e fonti social per simulare scenari di trasformazione urbana. Roma, con i suoi strati storici e amministrativi sovrapposti, si propone come Smart Heritage City — una città che apprende dal passato per governare il domani.

Osservazione della Terra 4.0: una “coscienza orbitale”
Il 13 novembre la discussione spicca il volo: satelliti intelligenti, edge computing e reti neurali geospaziali intrecciano i percorsi dell’osservazione ambientale. Non più fotografie statiche, ma flussi continui di dati multispettrali elaborati in real time: gli algoritmi riconoscono mutamenti climatici, evoluzioni idrologiche, trasformazioni d’uso del suolo a risoluzioni finora impensabili.
Con la sinergia tra Copernicus, AI distribuita e modelli ibridi fisico-simbolici si delinea un futuro in cui leggere la Terra assomiglia a un atto cognitivo collettivo. Una sorta di “coscienza orbitale” che interpreta i segnali vitali del pianeta con profondità e memoria.

Dalla reazione alla resilienza: sicurezza intelligente
Nell’ultima sessione, il focus è l’anticipazione delle crisi. Machine learning, piattaforme geospaziali cloud e sistemi adattivi consentono oggi di passare da risposte predeterminate a strategie evolutive. Droni autonomi, sensori diffusi e sistemi GNSS cooperativi strutturano una rete che non più reagisce, ma previene — trasformando la vulnerabilità in conoscenza, l’emergenza in occasione di apprendimento.

Roma come laboratorio dell’intelligenza territoriale
Di particolare rilevanza si annuncia la sessione su Roma Capitale che si apre a una visione nuova della città come ecosistema geografico aumentato. Il sistema GIS integrato (GeoRoma) e la mappatura congiunta del catasto e del PRG compongono un paradigma di governance cognitiva. I dati non sono più strumento di controllo, ma motore di pianificazione relazionale. Roma diventa così frontiera di una intelligenza territoriale situata, in cui il passato si trasforma in base per scenari futuri.

Tecnologia come ermeneutica della memoria
L’intero forum lancia un messaggio esplicito: l’innovazione non è accelerazione tecnica, ma interpretazione culturale. Dall’AI generativa al spatial computing, dai sensori neuromorfici ai digital twin semantici, le tecnologie ridefiniscono come osserviamo, traduciamo e narriamo il territorio. L’intelligenza artificiale diviene metatecnologia della memoria: connettere profondità temporali a traiettorie future è l’obiettivo.

Technology for All – GeoNEXT 2025 non è solo un convegno tecnologico, ma un appello alla convergenza: tra scienza e pensiero territoriale, tra etica dei dati e azione progettuale, tra memoria e anticipazione. Una tecnologia che ascolta, interpreta, non impone — finalmente umana nella sua intelligenza, territoriale nella sua coscienza.

Per maggiori informazioni: www.technologyforall.it