"Appia Regina Viarum": dopo il ritorno del parco adesso si parte

"Appia Regina Viarum": dopo il ritorno del parco adesso si parte

Inaugurata nel Casale di Santa Maria Nova all'interno del Parco Archeologico dell'Appia Antica, diretto da Simone Quilici, la mostra fotografica, documentaria e multimediale sulla via Appia curata dallo scrittore-camminatore Paolo Rumiz che insieme ad alcuni suoi amici - Riccardo Carnovalini, Alessandro Scillitani e Irene Zambon - nell'estate del 2015  ha percorso in 29 giorni la più celebre arteria della civiltà romana raccontando il suo viaggio in una serie di memorabili articoli sul quotidiano La Repubblica, poi raccolti in un libro.

La mostra promossa dal Servizio II del Segretariato Generale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo si inserisce nel progetto  del Mibact "Appia Regina Viarum - valorizzazione e messa a sistema del cammino lungo l'antico tracciato da Roma a Brindisi".

Un progetto che intende recuperare e valorizzare l'intero tracciato per renderlo tra l'altro interamente percorribile a coloro che vorranno farlo a piedi o in bicicletta. Dopo tante esperienze di percorsi legati al pellegrinaggio religioso come il Cammino di Santiago, la via Francigena, la via Micaelica, quella francescana o benedettina prende corpo un itinerario “laico” con la definizione di un percorso che si snoda per 609 km circa toccando Lazio, Campania, Basilicata e Puglia in 29 tappe di circa 20 km che permette di accedere “al parco archeologico più grande del Mondo".

Ne hanno discusso nella Sala della Crociera del Collegio Romano qualche ora prima dell'apertura della mostra proprio il Ministro per i beni e per le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini e Paolo Rumiz. 

Finanziato con 20 milioni di euro all'interno del Piano Cultura e Turismo varato nel 2016 il progetto "Appia Regina Viarum" entra ora in una nuova fase con l'aggiudicazione del bando per l'elaborazione del progetto esecutivo pubblicato lo scorso 5 agosto. Una serie di lavori che riguarderanno la segnaletica dedicata e opere lungo il percorso.

Nel dettaglio poco più di un milione di euro saranno destinati ad attività di progettazione e ricognizione lungo tutto il tracciato; 6,8 milioni andranno per attività di ricerca del tracciato mediante scavi archeologici e attività di tutela lungo la via Appia (eseguiti dalle 9 Soprintendenze ricadenti lungo il tracciato e dal Parco Archeologico); 8,5 milioni sono stati destinati ad attività di messa in sicurezza del tracciato al fine di renderlo percorribile; 2,1 milioni per le attività di promozione da svolgersi nelle 4 Regioni, anche attraverso mostre dedicate all'antica strada, oltre alla pubblicazione monografica destinata a raccogliere tutti i dati noti; 1 milione per la predisposizione dei necessari strumenti informatici (HUB, volo fotogrammetrico, ecc.) e, infine, 500 mila euro per attività di assistenza tecnico/amministrativa del complesso progetto.

" È nostro preciso dovere investire in questo progetto, che ha il merito di puntare sulla cultura per promuovere e sostenere lo sviluppo economico e sociale del Mezzogiorno” ha sottolineato il ministro Franceschini. Se "la Francigena – ha sottolineato Rumiz - è un reticolo di vie che si coagulano in alcuni punti - l'Appia Antica è una via unica. Il cammino di Santiago finisce nel nulla dell'Oceano, la via Appia è un arrivo che al termine parte da Brindisi verso l'Oriente, la via della seta. Pensate a quante attività si potranno sviluppare lungo il cammino una volta completati i lavori di valorizzazione". E lo scrittore triestino non manca di richiamare le grandi, lunghe battaglie civili intorno all’Appia, il nome di Cederna per tutti, affermando che “a vivificare quello che è un percorso straordinario, fatto di storia, civiltà, cultura e archeologia” deve continuare a essere “la potente energia civica” che si coglie “come elemento di unità di questa operazione di democrazia diretta”.

 

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