#ScanPyramids - Primi risultati della muografia nella Piramide di Cheope

Nagoya University emulsion film setup in the descending corridor
Credits : ScanPyramids mission

Il team del progetto #ScanPyramids ha rincontrato, presso il Ministero egiziano delle Antichità, il Comitato scientifico degli egittologi, al fine di presentare i primi risultati della campagna di muografia condotta sulla piramide di Cheope a partire da giugno 2016. Il comitato scientifico del Ministero era stato commissionato da Khaled El-Enany, ministro delle Antichità. È stato diretto dall'antico ministro delle Antichità, Zahi Hawass e composto dal Dottor Mark Lehner, direttore dell'Aera (Ancient Egypt Research Associates), da Miroslav Barta, direttore della missione archeologica ceca di Saqqara ed Rainer Stadelmann, ex direttore dell'Istituto Archeologico tedesco.

Le scoperte

Faccia nord della Piramide di Cheope. Nel mese di novembre 2015, diverse anomalie termiche sono state misurate dallo specialista di misure infrarosse Jean-Claude Barré (Francia). Tra queste, una, la più significativa, è situata sulla faccia nord della Grande Piramide, nella zona dove 4 travi ("chevrons", blocchi inclinati a V rovesciata) a vista si affacciano sul corridoio decrescente.
Una campagna di tre tappe di 24 ore è stata condotta dall'Università di Laval, Canada, per confermare l'interesse di questa zona. Questa comprende differenti blocchi della stessa composizione ed orientamento, note per presentare un comportamento termico simile. Ma non fu questo il caso.

Questi risultati hanno convinto l'équipe di ScanPyramids a perseguire l'esame della zona sospetta con tecniche complementari. L'analisi e la ricostruzione 3D di questa zona di interesse sono state  effettuate grazie all'aiuto e l'expertise della Fondazione Dassault Systèmes e della società Emissive. Le numerosi domande nate da questa zona di interesse hanno condotto ScanPyramids a lanciare una campagna completa di muografia nel corridoio discendente che si trova proprio sotto.  
Bisogna ricordarsi che al completamento della piramide, 4500 anni fa, le travi erano invisibili, nascosti dietro uno strato di blocchi che sono stati smantellati nel corso dei secoli.
Oggi, si può sempre vedere nella zona, delle porzioni di blocchi e assisi oblique, senza dubbio vestige di travi mancanti che dovevano coprire una sorta di cavità prima che le pietre vennero rimosse. Bisogna inoltre ricordarsi che nella piramide esistono delle travi in altri due ambienti: sotto la Camera del Re e sotto la Camera della Regina. Nell'architettura antica, questo tipo di travi non sono un decoro ma hanno una funzione pratica. Proteggono una cavità e prevengono lo sprofondamento del suo tetto. Da qui la domanda: perché tante travi per proteggere una zona così ridotta all'inizio del corridoio discendente?

Il team è quindi ricorso alla muografia per osservare l'interno della piramide nella zona delle travi. I muoni, particelle cosmiche, hanno già provato la loro efficacia per misurare le cavità all'interno di strutture massicce (vulcani, centrali nucleari, piramidi ...). ScanPyramids ha quindi deciso di utilizzare la muografia per osservare la zona dietro le travi.

A giugno 2016, tre placche di alluminio contenenti film di emulsione sensibili ai muoni sono state installate giù per il corridoio decrescente allo scopo di "vedere" eventuali cavità al di sotto di esse. I film hanno registrato dati muografici durante 67 giorni prima di essere analizzati all'Università di Nagoya in Giappone.
Ciascuna piastra ha rivelato un eccesso significativo di muoni nella stessa direzione. Diversi studi sono stati svolti allo scopo di portare la prova di questi eccessi, che poteva essere interpretata come la prova di una cavità, non risultava delle fluttuazioni statistiche o di un'angolazione qualunque. Il confronto con le simulazioni dettagliate mostrano che questo eccesso è largamente al di sotto delle 5 sigma che conferma un evento al 99,9999 %. Questo valore è comunemente utilizzato nella fisica delle alte energie come il solo che permetta di validare una scoperta. Questo eccesso ha una forma di linea dritta.

Dopo aver messo in opera queste tre tecniche complementari si può ora confermare l'esistenza di una cavità nascosta dietro la facciata nord, che lascia indovinare uno o più corridoi super posti che si trovano nel cuore della Grande Piramide. La forma precisa, la taglia e la posizione esatta di questa struttura devono ancora essere affinati. Per fare questo, sono state installate 12 nuove piastre sensibili ai muoni. Saranno ritirate alla fine del mese di Ottobre 2016.

L’équipe di ScanPyramids per questa nuova fase di investigazione, è ricorsa alla modellazione 3D di differenti ipotesi architettoniche che saranno testate in alcuni simulatori muonici.  

 

Muografia della cima Nord–Est di Cheope

All'inizio del mese di giugno alcuni rivelatori di muoni a gas (telescopi) sono stati sistemati all'esterno della Grande Piramide attorno alla cima nord–est, due lati est, un lato nord. Erano orientate verso una tacca situata a 150 metri di distanza ad una altezza di 83 metri. Scopo della  campagna era validare la tecnica misurando in questa zona una cavità (C2) di 9 metri quadrati già documentata dai ricercatori.

Questi strumenti innovativi, concepiti dal CEA/Irfu, hanno funzionato senza interruzione durante tre mesi e accumulato, tre di loro, circa 50 milioni di particelle cosmiche. L'analisi dei loro dati ha rivelato tre incavi conosciuti (N1, N2, N3). Attorno all'incavo N2 i telescopi hanno misurato un eccesso statisticamente significativo di muoni (6,3 sigma). Questo eccesso è perfettamente compatibile con le caratteristiche della cavità conosciuta C2. Questo valida il funzionamento degli strumenti. La cavità in questione si trova a 6 metri di profondità sotto la superfice attuale della piramide. Oltre questa validazione, un altro eccesso di muoni statisticamente significativo (5,1 sigma) è stato misurato  presso il costone a circa 105 metri di altezza, presso una piccola nicchia (N1), invisibile dalla base della piramide. Questo eccesso corrisponde ad una cavità conosciuta che mostra all'incirca le stesse dimensioni che C2. Altre analisi sono in corso per verificare la presenza di cavità supplementari dello stesso genere. Nei mesi a venire, i telescopi saranno orientati verso altri costoni della piramide per acquisire dei nuovi dati.

 

La Camera della Regina di Cheofe

L’équipe di ScanPyramids continua ad acquisire dati muografici all'interno della Camera della Regina con film sensibili ai muoni e uno scintillatore elettronico installato da KEK (Giappone) I  risultati sono attesi per il primo trimestre 2017.

In conclusione:

L’équipe ha presentato al Comitato Scientifico del Ministero delle Antichità le sue scoperte dopo un anno di lavoro. Queste si possono riassumere nel modo seguente:

1. Per la prima volta nella storia, tecniche complementari fondate sui muoni, l'infrarosso e la modellazione 3D sono state utilizzate per "scannerizzare" la Grande Piramide di Giza.

2. L’équipe di #ScanPyramids può confermare la presenza di una cavità sconosciuta sul crinale nord-est della piramide, ad un'altezza di circa 105 metri dal suolo.

3. Il team di #ScanPyramids può confermare la presenza di una cavità sconosciuta dietro le travi al di sotto del corridoio decrescente della Grande Piramide. La sua forma precisa, la sua grandezza e la sua posizione esatta sono ancora da affinare.

 

Galleria immagini in fondo alla notizia.

Per ulteriori informazioni su ScanPyramids: www.scanpyramids.org


Fonte: #ScanPyramids


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