Archeocontrol per la tutela del patrimonio artistico

Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, istituito nel 1969 (Nucleo Tutela Patrimonio Artistico), per fronteggiare l'allarmante fenomeno della depauperazione del patrimonio culturale del nostro Paese e per salvaguardare tali beni al fine di sostenere lo sviluppo e la crescita economica del territorio, ha presentato il progetto Archeocontrol.

 

Fin dal 1980 fu realizzata la prima banca dati, che nel tempo è stata riconosciuta come il database dedicato più ampio esistente al mondo. La gestione della ‘Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti’ è affidata all'Ufficio Comando - Sezione Elaborazione Dati ed è un elemento caratterizzante del Comando Carabinieri T.P.C., che trova oggi previsione normativa nell'art. 85 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D. Lgs. 42/2004), e costituisce uno strumento unico nella sua concezione, per flessibilità degli applicativi, quantità dei dati trattati e capacità della risposta operativa.

Oggi si vuol evolvere il sistema informativo denominato Leonardo, realizzato attraverso la precedente programmazione 2000-2006 del PON, per approdare a un nuovo progetto: Archeocontrol.

In conformità con l’Obiettivo Operativo 2.7 - Potenziare la dotazione tecnologica della PA ai fini di migliorare l’efficienza e la trasparenza dei processi gestionali - il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, ha l’obiettivo di creare una piattaforma di monitoraggio centralizzata, quale evoluzione del sistema Leonardo, in grado di snellire i processi decisionali del Reparto ed incrementarne le potenzialità e le capacità d’intervento, migliorandone quindi l’efficienza attraverso l’adozione di una strumentazione tecnologica avanzata.

Archeocontrol si svilupperà su quattro moduli principali che permetteranno di:

- realizzare l’interoperabilità con le basi dati già esistenti che gestiscono informazioni di interesse per la tutela del Patrimonio Artistico – Culturale. Tale framework dovrà garantire uno scambio informativo bidirezionale che rispetti i fondamentali parametri di coerenza e qualità del dato consentendo così di realizzare una reale interazione e sinergia tra Pubbliche Amministrazioni centrali che gestiscono basi di conoscenza tra loro fortemente correlate;

- gestire i contenuti multimediali (video, foto, audio, testi) provenienti da fonti di varia natura (persino dai sistemi di sicurezza posti a tutela di alcuni beni archeologici) in modo da poterli utilizzare per attività di tipo investigativo. Verranno inoltre sviluppati appositi framework per consentire la gestione delle operazioni di retrieval e la gestione delle politiche di accesso dei dati presenti nel sistema;

- ottimizzare le capacità di georeferenziazione della Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti attraverso visualizzazioni di ultima generazione delle informazioni su mappe elettroniche. Il modulo, consentendo la georeferenziazione delle aree archeologiche su mappe cartografiche, permetterà l’analisi comparativa di immagini con l’evidenziazione delle differenze riscontrate nel tempo e dovrà poter essere alimentato da varie e diversificate fonti informative sterne;

- elaborare e presentare i dati trattati in modo che siano di supporto alla prevenzione del crimine ed all’efficienza del processo decisionale attraverso l’impiego di motori semantici e correlazioni, funzioni di Risk Management, Decision Support System, datamining e reportistica. Tale modulo consentirà all’attuale Sistema Leonardo la produzione di una serie di report, anche in modalità web, attraverso uno specifico framework di Business Intelligence System.

(Fonte: Redazionale)

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