Il concetto di datazione ha assunto nuovi significati che vanno oltre la collocazione temporale del bene culturale, includendo gli aspetti di evoluzione tecnologica, la genesi del processo creativo, la trasformazione e il deterioramento delle opere stesse, sia nella loro composizione materica, sia nell’intenzione dell’artista.
I beni culturali sono testimoni del loro tempo e contemporaneamente fungono da ponte tra passato, presente e futuro, trasmettendo la storia, l’identità e i valori di una cultura. La corretta gestione del tempo e dei processi legati al suo scorrere sono elementi fondamentali per preservare e conservare le opere storico artistiche, adottando misure di protezione, monitoraggio e restauro. Questi aspetti si riflettono, inoltre, nella fruizione delle opere, in quanto consentono di connettersi con il passato, riflettere sul presente e costruire una prospettiva per il futuro.
Le tecniche di datazione assoluta come il radiocarbonio, la termoluminescenza e la dendrocronologia sono storicamente tra le prime applicazioni scientifiche nell’ambito del patrimonio storico, artistico e culturale, e continuano ad essere un pilastro dell’archeometria. Attualmente, la maggior parte delle tecniche analitiche utilizzate per lo studio dei beni culturali consentono di aggiungere informazioni relative alla componente temporale, come nel caso dei processi di degrado, dell’evoluzione dei materiali impiegati, delle metodologie e dei continui progressi tecnologici.
Date importanti
7 – 9 febbraio 2024 – Convegno Tematico Dat@MI 5 giugno 2023 – Apertura invio contributi
1 ottobre 2023 – Scadenza invio contributi
1 dicembre 2023 – Comunicazione accettazione contributi
7 gennaio 2024 – Scadenza iscrizione al Congresso con quote ridotte
Per informazioni, contattare il Comitato Organizzatore al seguente indirizzo e-mail: