Le Egadi modello pilota di turismo sostenibile

Le Egadi modello pilota di turismo sostenibile

I risultati del Progetto che ha vinto il PremioSmart Communities SMAU Milano 2015 e il Green Coast Award 2013 sono stati presentati nel corso del convegno “Il turismo sostenibile come motore per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio - Il progetto Egadi, un modello pilota ad alta replicabilità”, che si è tenuto a Roma.

Ai lavori, aperti dal Commissario ENEA Federico Testa, hanno partecipato la senatrice Pamela Orrù della Commissione Lavori Pubblici del Senato e il senatore Stefano Vaccari della Commissione Ambiente, firmatari del disegno di legge “Misure per la crescita nelle isole minori. Laboratorio Isole”, Giannina Usai, segretario Generale Associazione Nazionale Comuni Isole Minori (ANCIM), Ottavia Ricci, consigliere per il turismo sostenibile del Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, Carlo Corazza, capo unità del Turismo, Direzione Generale Mercato Interno, Industria, Imprenditoria e PMI (Commissione europea), Maria Carmela Giarratano, direttore generale per la protezione della natura e del mare (Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare), Antonio Barreca, direttore generale Federturismo (Confindustria), Alberto Corti, responsabile settore Turismo di Confcommercio Imprese per l’Italia, Mila Spicola del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), Alberto Versace dell’Agenzia Nazionale per la Coesione Territoriale, le presidenti del WWF Italia Donatella Bianchi e di Marevivo Rosalba Giugni, il direttore dell’Area Marina Protetta delle Egadi Stefano Donati, il sindaco di Favignana Giuseppe Pagoto e Roberto Morabito, direttore del Dipartimento Sostenibilità dei Processi Produttivi e Territoriali dell’ENEA.

Nello specifico, il Progetto ha consentito di realizzare a Favignana un impianto di compostaggio per la trasformazione della frazione organica dei rifiuti da raccolta differenziata in fertilizzante per il terreno; il trattamento e riuso delle acque reflue e l’installazione di una ‘casa dell’acqua’, alimentata con pannelli fotovoltaici, per ridurre l’utilizzo di bottiglie di plastica. In 14 mesi sono stati erogati oltre 200mila litri di acqua ed evitate oltre 5 tonnellate di rifiuti di plastica, il peso equivalente a quasi 140mila bottiglie da 1,5 litri.


L’ENEA ha anche brevettato una procedura (che ha vinto il premio Green Coast Award 2013) per far sì che i residui spiaggiati di Posidonia oceanica, non vengano smaltiti come rifiuti ma reimpiantati sui fondali: si sono così accresciute le foreste di Posidonia, importantissime per l’ecosistema marino perché in grado di assorbire grandi quantitativi di CO2 e habitat ideale per la riproduzione di numerose specie ittiche.
È stato inoltre creato un marchio di qualità ambientale, gestito dall’Area Marina Protetta delle Egadi, per le imprese locali che hanno intrapreso un percorso di miglioramento e riduzione dell’impatto ambientale delle loro attività, anche ai fini della valorizzazione dell’offerta turistica. Sono già 60 le imprese che hanno già ottenuto la certificazione per aver rispettato i criteri di sostenibilità indicati per ciascuna categoria turistica (ristoranti, bar, centri di balneazione, alberghi, attività di noleggio, ormeggio, pescaturismo, centri di immersione e trasporto passeggeri). E in un anno i visitatori sono aumentati del 7%.
In seguito a diversi seminari e incontri che hanno coinvolto tutti gli operatori, l’ENEA ha pubblicato all’indirizzo progettoegadi.enea.it diverse best practice e benchmark per aiutare i gestori ad analizzare i propri consumi e capire come ridurli. Oltre alle attività di informazione e formazione nelle scuole, ENEA ha realizzato 28 itinerari subacquei per Favignana, Marettimo e Levanzo, raccolti nei due volumi “Itinerari sommersi delle Isole Egadi” (appositi QR Code consentono la consultazione anche su smartphone) e pubblicati sul sito egadi.santateresa.enea.it.

ll modello che abbiamo messo a punto è altamente replicabile ed adattabile alle variegate realtà turistiche italiane – ha dichiarato Roberto Morabito, Direttore del Dipartimento Sostenibilità dei Processi Produttivi e Territoriali dell’ENEA che ha sviluppato il Progetto  – Le azioni che abbiamo messo in campo hanno contribuito alla tutela delle risorse ambientali, del territorio e ridotto la pressione sulle risorse naturali. Abbiamo anche ottenuto un incremento del numero di visitatori e un’estensione della stagione turistica da aprile a ottobre, con ricadute economiche positive”.
Il turismo è una risorsa fondamentale, essendo uno dei pochissimi settori che ha mantenuto i livelli occupazionali nonostante la crisi – ha commentato Giannina Usai, Segretario Generale ANCIM – Per lo sviluppo del turismo nelle isole minori, i trasporti e la continuità territoriale sono una conditio sine qua non. Ma non si devono discriminare i turisti, ai quali bisognerebbe estendere le agevolazioni in vigore oggi solo per i residenti, in attuazione del principio comunitario sulla libera circolazione delle persone. Un altro aspetto importante è uniformare le regole sul riciclo dei rifiuti in tutte le isole minori”.
Uno dei principali problemi della sostenibilità turistica è il flusso dei visitatori: a Favignana d’estate ci sono almeno 60mila presenze durante la stagione estiva che si aggiungono ai 4 mila residenti, un flusso impressionante che dobbiamo gestire – ha sottolineato Ottavia Ricci, consigliere per il Turismo Sostenibile del Ministro deiBeni e delle Attività Culturali e del Turismo. Il progetto Egadi da questo punto di vista è utile anche per attrarre una tipologia di turisti più rispettosa, consapevole e informata. Ma per sviluppare il turismo sostenibile bisogna fare sistema e il MiBACT ha voluto snellire le disposizioni procedurali e amministrative con l’Art Bonus per creare distretti turistici e aree di sviluppo comune che valichino anche i confini regionali”.
Il settore turistico dà lavoro a 35 milioni di persone nell’UE, con un fatturato che si prevede superi i 2mila miliardi di euro nel 2025 e crei 5 milioni di nuovi posti. Per turismo sostenibile e salvaguardia ambientale l’Italia può utilizzare parte degli oltre 25 miliardi di fondi europei da qui al 2020 – ha sottolineato Carlo Corazza, capo unità del Turismo e Industrie Creative, Direzione Generale Mercato Interno, Industria, Imprenditoria e PMI della Commissione europea – Purtroppo non sempre queste risorse sono utilizzate in modo efficace, specie in alcune regioni del Sud Italia. Dovremmo invece puntare molto sulla sostenibilità ambientale del turismo, ché, oltre a creare lavoro, è anche la via per aumentare la consapevolezza sulla tutela delle risorse, dell’ecosistema e delle bellezze paesaggistiche. E quando una realtà territoriale si accorge che riesce a guadagnare con le proprie bellezze, automaticamente sarà più propensa alla salvaguardia e alla valorizzazione del proprio territorio”.
Niente vuoti a perdere sulle isole, totale indipendenza energetica, un’Università del Mare, un Rifugio per i delfini e che l’ex stabilimento Florio delle Tonnare di Favignana diventasse un polo di conoscenza dell’ambiente marino: è ciò che immagino per le Egadi, sono i sogni che vorrei condividere con chi si sta impegnando a rendere queste isole sostenibili, come dimostra il progetto attuato dall’ENEA”, ha evidenziato la presidente di MarevivoRosalba Giugni.


Il Progetto EGADI è stato realizzato dall’ENEA in collaborazione con il Comune di Favignana, che comprende anche le isole di Marettimo e Levanzo, e l’Area Marina Protetta delle Isole Egadi (AMP) con finanziamenti del MIUR, nell’ambito dell’iniziativa “Ecoinnovazione in Sicilia – Supporto allo sviluppo delle attività produttive del Sud: interventi pilota per la sostenibilità e la competitività”. Ha contribuito alla tutela delle risorse ambientali dell'arcipelago che ospita la più grande riserva marina d’Europa e dove nel periodo estivo si concentrano ogni anno oltre 400.000 visitatori.
Al turismo sostenibile l’ENEA ha dedicato anche un numero speciale del suo bimestrale dell’ENEA “Energia, Ambiente e Innovazione” (EAI) online al seguente link: http://www.enea.it/it/pubblicazioni/EAI/anno-2015/n-4-luglio-agosto-2015

Il settore del turismo rappresenta, in termini economici, circa il 10,3 % del PIL nazionale, con una occupazione pari a circa 2,7 milioni di addetti pari a circa l’11,7% dell’occupazione nazionale complessiva. A livello globale l’Italia è il quinto Paese per arrivi internazionali dopo Francia, Stati Uniti, Spagna e Cina, ma la nostra quota a livello mondiale è scesa dal 5,6% del 1990 al 4,1% del 2010, con una stima di un’ulteriore decrescita al 3,7% nel 2020, in assenza di interventi strategici e strutturali per un serio rilancio. Mentre occorre riconoscere che questa tendenza è comune a molti Paesi europei a vantaggio di Paesi emergenti e nuove mete turistiche, rimane il fatto che il potenziale di offerta turistica del nostro Paese rimane assai elevato in virtù degli aspetti ambientali, naturalistici, paesaggistici, culturali, economici.

 

Fonte: ENEA

 

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