In-Cul.Tu.Re., Innovazione nella Cultura, nel Turismo e nel Restauro

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In-Cul. Tu. Re. “Innovazione nella Cultura, nel Turismo e nel Restauro” è un progetto di ricerca vincitore del bando under 30 Smart Cities and Communities and Social Innovation nell’ambito dei Pon “Ricerca e Competitività” 2007-2013, finanziato dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Riportiamo una breve presentazione del progetto e alcune risposte alle domande rivolte ai responsabili del progetto.

Il Progetto si attua all’interno dell’Unione dei comuni della Grecìa Salentina (partner), rispettando l’obiettivo iniziale di individuare un bene per ogni Comune secondo i tre cardini progettuali:

Restauro/Conservazione: applicazione di metodi innovativi di diagnostica non distruttiva (mappature termografiche, indagini geoelettriche, caratterizzazione dei materiali, laser scanning 3d).

Efficienza energetica: promozione e progettazione di modelli di intervento di efficientamento energetico finalizzati al recupero e conservazione di edifici storici.

Sviluppo di strumenti Ict per la promozione e la valorizzazione: percorsi di realtà aumentata e ricostruzioni virtuali.

L’obiettivo è di dare attuazione ai singoli progetti elaborati per ogni bene e realizzare ulteriori progetti pilota. I risultati raggiunti e tutte le attività di progetto confluiranno in una piattaforma web multicanale, che avrà nella digitalizzazione, comunicazione e nella logica open-data i suoi punti di forza. In-Cul.Tu.Re. si presenta come un progetto di ricerca innovativo nel restauro (per i nuovi metodi di documentazione e diagnostica non distruttiva), nel turismo (mettendo in rete i beni e connettendoli con le eccellenze locali) e nella cultura (dando voce a luoghi simbolo del patrimonio locale). Le attività di In.Cul.Tu.Re. sono supportate dalla sezione “Futuri Possibili”, un progetto di partecipazione e condivisione per portare la comunità al centro dei bisogni del territorio.

In-Cul.Tu.Re. INnovazione nella Cultura nel Turismo e nel Restauro è un progetto di ricerca nell’ambito “Social Innovation”. Il Progetto afferisce al settore della smart culture e risponde alla necessità di innovare il sistema dei patrimoni, attività culturali e del turismo. Le sue attività sono riconducibili agli ambiti secondari Cloud Computing Technologies per Smart Government, Energy Efficiency, Low Carbon Technologies.

Il team è composto da sei soggetti attuatori, under 30, suddivisi in quattro settori: Lavinia Donateo, Maria Federica Stifani (Restauro), Sofia Giammaruco, Paola Durante (Restauro & Efficientamento energetico), Gabriele Miceli (Comunicazione & Informazione), Gabriele Montinaro (Gestione).

Il processo di attuazione è supportato da cinque fornitori. La loro esperienza e il proprio know-how rappresentano un valore aggiunto per gli obiettivi da conseguire:

- Laboratorio di Restauro del Politecnico di Torino: formazione e supporto per le campagne di indagine non distruttiva sui beni.

- Istituto per i beni archeologici e monumentali (IBAM) del Cnr di Lecce: trasferimento tecnologico di metodologie per lo sviluppo e l’applicazione di tecniche di diagnosi, restauro, sistematizzazione dei risultati. -

Istituto Superiore Mario Boella (ISMB) di Torino: sviluppo piattaforma web, progettazione e implementazione dei servizi per gli utenti finali.

- C.R.E.S.Co. Soc. coop.: sviluppo di auditing e progetti di efficienza energetica, supporto attivo al progetto per le attività di valorizzazione e integrazione con il territorio e il suo tessuto produttivo locale.

- Stop CO2 s.r.l.: supporto nell’ambito delle azioni di efficientamento energetico.

 

 

Abbiamo rivolto alcune domande ai responsabili del progetto per poter approfondire meglio gli obiettivi del progetto e il peso dato alle tecnologie.


- Il progetto In-Cul.Tu.Re. unisce il restauro alla valorizzazione turistica del patrimonio: come si coniugano i due obiettivi?

Il Progetto IN-CUL.TU.RE. si occupa di attività di ricerca nel campo della diagnostica non distruttiva finalizzata alla conoscenza e al restauro, dell’Efficienza energetica e dello sviluppo di strumenti ICT. Si riferisce al patrimonio culturale di un ristretto ambito territoriale, la Grecìa Salentina, caratterizzato da una particolare ricchezza culturale - materiale e immateriale - che lo rende un brand turistico noto a livello nazionale.

Sono stati individuati più beni oggetto di studio, selezionati con l’obiettivo di rappresentare la complessità e l’eterogeneità di un patrimonio a volte considerato “minore”, ma depositario di forti valori storico-identitari. Allo stesso tempo la scelta è ricaduta su quei beni (archeologia industriale, sito archeologico, complesso architettonico, spazio pubblico) che potenzialmente possono offrire l’occasione di sviluppo della creatività tramite processi di riappropriazione da parte della collettività e di rigenerazione dei luoghi.

Il processo di conoscenza avviato (studio di fasi storiche, materiali costitutivi, tecniche esecutive, stato di degrado) si sviluppa mediante l’impiego di indagini diagnostiche non distruttive o microdistruttive e la volontà di instaurare dei rapporti forti e costanti con il contesto territoriale di riferimento, collaborando attivamente non solo con le istituzioni che operano sul territorio, ma soprattutto con le comunità che vi abitano al fine di dare impulso a forme innovative di partecipazione.

La conoscenza infatti è alla base della valorizzazione e ne rappresenta un’indispensabile premessa; come più volte sottolineato da Salvatore Settis bisogna “conoscere per far conoscere”. Valorizzare, mettendo in rete i beni e inserendoli in percorsi di turismo culturale, significa migliorarne la fruizione pubblica, creando intorno ad essi un circuito di informazioni di qualità che veicoli la comprensione del loro valore storico-culturale.

I contenuti culturali prodotti dal Progetto saranno comunicati mediante tecnologie ICT (Information Communication Technology) come la realtà aumentata e la creazione di contenuti multimediali interattivi, volte a rendere quanto più completa possibile la percezione diretta del bene, senza però sostituirsi ad essa.

Tutto ciò tiene conto delle buone pratiche già presenti su scala locale e di altre esperienze diffuse a livello nazionale o internazionale da trasferire nel territorio di riferimento.


- Che ruolo hanno le nuove tecnologie nel progetto?

Tra le finalità del progetto IN-CUL.TU.RE. vi è la creazione di un portale web che garantisca una comunicazione di qualità e il più possibile differenziata allo scopo di raggiungere un target più vasto. I contenuti da veicolare sono i risultati delle attività di ricerca applicata del Progetto, condotte negli ambiti della diagnostica non distruttiva, della sperimentazione per l’efficientamento energetico di edifici di interesse storico-artistico e della valorizzazione del patrimonio culturale. Molte delle tecniche scientifiche che verranno impiegate sono consolidate nel campo dei beni culturali (indagini di caratterizzazione dei materiali, termografia, laser scanning, metodi geofisici, indagini strutturali) ma in alcuni casi come per le indagini termografiche l’obiettivo è quello di sviluppare dei protocolli specifici di esecuzione di queste analisi a seconda dei vari scopi prefissati e nelle condizioni climatiche del luogo di applicazione. Inoltre innovativo sarà l’impiego su un patrimonio spesso considerato “minore” e quindi sotto o non opportunamente indagato e di conseguenza poco valorizzato. Scopo ultimo ma non meno importante è la costruzione di un processo di condivisione, comunicazione e partecipazione alla fase conoscitiva e di svogimento delle indagini con un pubblico di addetti ai lavori e non solo che avrà l’opportunità tramite il portale di Progetto di seguire passo passo il procedere delle attività, e accedere anche a contenuti tecnici.

In tal senso sia la creazione di una banca dati open source che l’utilizzo di tecnologie ICT (Information Communication Technology) costituiscono degli strumenti innovativi funzionali al raggiungimento di tali obiettivi. Da un lato, la prima favorirà la divulgazione e condivisione delle conoscenze e quindi anche lo scambio di Know-how; dall’altro, l’applicazione di tecnologie ICT implementerà la veicolazione dei contenuti culturali estremamente tecnici o difficili da comunicare. Per esempio, nel caso specifico di siti archeologici, l’utilizzo della realtà aumentata faciliterà il processo di comunicazione dei contenuti scientifici, rendendo il tutto più accattivante e di semplice comprensione, rispondendo proprio alla necessità di trovare delle modalità immediate di coinvolgimento.

Quindi le nuove tecnologie all’interno del progetto IN-CUL.TU.RE hanno un duplice scopo: migliorare il modo di comunicare, coniugando alta qualità dei contenuti alla capacità di interfacciarsi con un’ampia e diversificata fascia di pubblico, e dare l’opportunità non solo agli utenti del web ma anche alle persone che abitano o operano nel territorio della Grecìa Salentina di partecipare al processo di costruzione e rappresentazione di nuove conoscenze e di divulgazione dei contenuti informativi oltre che condividere idee innovative.


Info:

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www.futuripossibili.wordpress.com

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Si ringrazia Gabriele Miceli, responsabile media del progetto per la gentile collaborazione

 

 

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