Nuove tecnologie per il Museo dell’Arte in Ostaggio e delle grafiche visionarie

Torrione seicentesco di Cassina de' Pecchi che ospiterà il MAiO

Sabato 16 maggio 2015 alle ore 16.00 presso il Torrione di viale Trieste 3 a Cassina de’ Pecchi alle porte di Milano (fermata MM2 linea verde per Gessate), si terrà l’inaugurazione del MAiO, Museo dell’Arte in Ostaggio e delle grafiche visionarie, accompagnata dalle note dell’Orchestra dei Fiati di Cernusco sul Naviglio.

In questa torre del ‘600, appena restaurata, troverà ospitalità questo piccolo ma suggestivo Museo che vuole sollecitare la memoria delle opere d’arte, oltre 1.600, ancora prigioniere di guerra. La ricerca di queste opere è stata effettuata nel dopoguerra da Rodolfo Siviero, "007 dell’arte" incaricato dal Governo per il recupero delle opere trafugate dall’Italia nella Seconda Guerra Mondiale. La ricerca, inizialmente passata in secondo piano, ha ottenuto ultimamente buoni risultati con il ritrovamento della “Carica dei Bersaglieri” di Michele Cammarano trafugato al 8° Reggimento Bersaglieri di Pordenone e de “Il Seminatore” di Jacopo Bassano trafugato alla Galleria degli Uffizi di Firenze e ritrovato a Springfield negli Stati Uniti.

Il giornalista e scrittore Salvatore Giannella, autore del recente libro "Operazione Salvataggio" (Chiarelettere) dedicato a Pasquale Rotondi e ai Monuments Men attivi in Italia nell’ultimo conflitto, ha selezionato i principali capolavori ancora in ostaggio, a partire dal “Fauno ridente” di Michelangelo trafugato dai nazisti a Poppi (Arezzo) nel 1944. Una postazione multimediale con video 3D, opera dello studio milanese d'arte digitale Streamcolors, esplora alcune di queste opere trasformandole in immagini rielaborate attraverso algoritmi e pennelli elettronici. Ci sarà spazio per mostre temporanee: si partirà con riproduzioni 1x1 di capolavori salvati a Sassocorvaro e Carpegna, nel Montefeltro marchigiano.

Il MAiO è un gesto d'amore, un suggerimento poetico come quelli che da tempo suggeriva il poeta e sceneggiatore romagnolo Tonino Guerra. E’ un invito agli italiani affinché prestino più attenzione alla bellezza che ci è stata rubata durante la guerra: dipinti e sculture che pian piano vengono recuperate dai Carabinieri del Nucleo Specializzato per la tutela del patrimonio artistico. Lo storytelling che accompagna il museo racconta, oltre alla storia dei trafugamenti, anche di questi ultimi successi.

E’ la prima iniziativa ideata dal Comune di Cassina de’ Pecchi che, per il semestre di EXPO, si pronuncerà Cassina de’ Parchi. Il varo del MAiO coinciderà infatti con l’inaugurazione dell’Anello Verde, un percorso ciclopedonale di 5½ km, con segnaletica, che permetterà di conoscere e fruire al meglio i beni storici, culturali e ambientali nel territorio comunale. I cartelli ci accompagnano nel “Viaggio della memoria” attraverso i tratti fondamentali della storia del paesaggio agrario lungo il Naviglio della Martesana. Il progetto, voluto dall’Amministrazione Comunale, porta la firma dello studio di architettura Dossi & Tranchino, della startup di artisti digitali Streamcolors di Milano e si avvale del contributo di BBC (Banca di Credito Cooperativo di Carugate e Inzago), StraBerry (principale produttore di fragole della Lombardia), Gruppo Cogeser (società energetica per i comuni), CAP (Consorzio Acqua Potabile, che presenta installazioni d’acqua) e IBSA Farmaceutica.

 

L'allestimento artistico e tecnologico del Museo delle Arti in Ostaggio è stato ideato dalla startup milanese Streamcolors e verrà realizzato in collaborazione con lo studio di architettura Dossi e Tranchino. L'idea, in linea con l'esigenza di creare sempre di più un "museo partecipativo" per incrementare il ruolo attivo del visitatore, è quella di mostrare l'enorme quantità di tesori culturali rubati e ancora non ritrovati coinvolgendo le persone in un percorso emozionale al buio. Ai visitatori, infatti, verrà data una torcia per muoversi all'interno di un piccolo labirinto con alle pareti i nomi dei 1651 tesori culturali scomparsi (dipinti, sculture, arazzi, strumenti musicali, ecc.). Alla fine del percorso un video di storytelling 3d, nato dall'unione delle parole del giornalista Salvatore Giannella con la reinterpretazione artistica realizzata da Streamcolors, racconta la storia dei principali dipinti non ancora ritrovati (Fauno ridente del giovane Michelangelo in testa). Un postazione creativa interattiva realizzata su schermo touch screen, invece, è stata sviluppata con linguaggi immersivi (tipici dei videogiochi) e modelli interattivi. Qui il visitatore si avvicinerà in modo nuovo alla scoperta dei principali dipinti per ammirarne da vicino l'estetica. L'obiettivo principale è catturare la curiosità dei bambini e dei ragazzi stimolandoli ad approfondire le conoscenze con un approccio partecipato che usa linguaggi e strumenti contemporanei. Il linguaggio visivo, qui utilizzato in modo visionario, è stato ereditato dallo studio Streamcolors dal mondo dei videogiochi nel quale ha lavorato da anni e vuole far riflettere sull'enorme danno che la privata visione di un tesoro culturale può fare sullo sviluppo della creatività delle nuove generazioni. In particolare, infatti, il museo vuole rivolgersi, adottando linguaggi espressivi a loro più familiari, ai bambini e ai ragazzi ed è stato voluto dall'Amministrazione comunale per dar vita a un polo creativo vivo per le famiglie e le scolaresche.

 

Fonte: Comune di Casina de'Pecchi

 

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