Fruizione di modelli 3D ad altissima risoluzione: verso il nuovo Museo Civico di Cuneo

museo-civico-cuneo-repertoDurante la realizzazione dell’autostrada Asti-Cuneo (scavi 2009-2011, Lotto Cuneo, Castelletto Stura, Consovero) sono emersi contesti archeologici di eccezionale rilevanza, dall’età romana all’altomedioevo, in corso di restauro grazie a una convenzione sottoscritta tra Ministero, Autostrada Asti-Cuneo e Anas, la cui esposizione è prevista presso il Museo Civico di Cuneo. In attesa che maturino presto le condizioni per avviare il riallestimento complessivo delle collezioni archeologiche, nasce dalla sinergia tra Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e Museo Civico di Cuneo l’idea di rendere fruibili al pubblico, attraverso forme di comunicazione moderne e innovative, piccoli lotti di questi straordinari reperti.

La prima “prova” ha come oggetto l’esposizione di tre corredi - con ricche cinture ageminate, armi e altri oggetti simbolici - della necropoli longobarda messa in luce a Sant’Albano Stura, un unicum per estensione e quantità di deposizioni (finora sono state indagate 776 tombe) nel panorama storico archeologico italiano.

“Si tratta del primo passo verso il riallestimento della sezione archeologica del Museo, diretto dalla Soprintendenza Archeologica e realizzato con il prezioso contributo della Direzione Cultura Turismo e Sport, Settore Musei della Regione Piemonte. Infatti il progetto sulla fruizione dei reperti provenienti dall’Asti-Cuneo continuerà grazie anche alla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, che ha scelto di premiare questa importante iniziativa attraverso il bando di valorizzazione dei giacimenti culturali del territorio” affermano il Sindaco della Città di Cuneo Federico Borgna e l’Assessore alla Cultura Alessandro Spedale.

 

Venerdì 18 luglio, alle ore 17.30, presso la “Sala Livio Mano” del Museo Civico di Cuneo sarà infatti inaugurata la prima “prova”del futuro allestimento, resa possibile anche grazie al contributo della Regione Piemonte (Direzione Cultura, Turismo e Sport). L’evento prevede l’esposizione di tre corredi – due maschili (con ricche cinture ageminate e armi) e uno femminile - della necropoli longobarda messa in luce a Sant’Albano Stura, un unicum per estensione e quantità di deposizioni (finora sono state indagate 776 tombe) nel panorama storico archeologico italiano.

Oltre all’innovativa teca multimediale, dotata di grafica tattile e riproduzioni 3D di alcuni reperti per i non vedenti, il piccolo allestimento punta su una nuova forma di comunicazione attraverso un totem multimediale interattivo, che grazie ad una sofisticata tecnologia compone immagini fotografiche e realtà virtuale, proponendo al pubblico un’esplorazione “immersiva” nello scavo archeologico della necropoli di Sant’Albano Stura.

I rilievi 3D di altissima precisione di alcuni reperti sono stati realizzati dalla società AdHoc3D che ha collaborato anche nella progettazione dell'innovativa teca multimediale, dotata di grafica tattile e riproduzioni 3D per i non vedenti.

 

Le prossime tappe, cofinanziate dal bando della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo “Giacimenti culturali”, vedranno l’esposizione di reperti di epoche diverse scoperti nel territorio di Cuneo e Castelletto Stura, che si andranno ad aggiungere a quelli di Sant’Albano Stura.

Già dagli studi di Padre Antonio Ferrua (cfr. Inscriptiones Italiae, vol. IX), noto archeologo ed epigrafista del Novecento, la bassa valle della Stura rappresentava infatti uno snodo cruciale tra i territori (agri) di Pollenzo (la romana Pollentia, sulla sponda orografica sinistra) e di Bene Vagienna (la romana Augusta Bagiennorum, sulla sponda orografica destra). Le recenti indagini archeologiche, condotte in occasione della realizzazione dell’autostrada Asti-Cuneo, confermano l’importanza di questo areale e ci permettono di leggerne la continuità insediativa dalla preistoria all’altomedioevo.

 

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Fonte: AdHoc3D, Museo Civico Cuneo

Foto: Placchetta ageminata dalla tomba 331 con tracce di tessuto mineralizzato, foto Docilia s.n.c.

 

 

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