SYRIAN HERITAGE: digitalizzato in 3D il patrimonio archeologico siriano a rischio

Teatro di Jable
©Iconem_DGAM

La startup francese Iconem, esperta nella digitalizzazione 3D di siti archeologici in pricolo presenta "Syrian Heritage", il più grande database di dati 3D di siti archeologici siriani mai rivelati, realizzato in collaborazione con la  DGAM (Direzione Generale delle Antichità e dei Musei Siriani).

Il conflitto che si combatte in Siria dal 2011 ha danneggiato o devastato numerosi siti del patrimonio. Tra distruzioni volontarie da parte di gruppi terroristici, demolizioni, saccheggi o menomazioni legate agli scontri, i tesori archeologici del paese sono oggi più che mai minacciati.

 

moschea omeyyades

Grande Moschea degli Omayyadi

 

Per questo motivo, considerata l'urgenza, Iconem ha deciso di agire. Partner storico della DGAM, la società ha visitato Damasco a dicembre 2015 per portare materiali e formazione tecnica ai team in campo. Grazie a questo trasferimento tecnologico, gli archeologi siriani hanno disposto di una nuova soluzione per salvare la memoria dei siti in pericoli: la digitalizzazione 3D.

Questa si basa su un protocollo di ripresa che implica un grande numero di foto e sul processo innovativo di trattamento di immagini, la fotogrammetria. Gli algoritmi fotogrammetrici analizzano migliaia di immagini ricostruendo "nuovole di punti", ovvero una versione 3D dell'oggetto archeologico. Composto da milioni di facce di poligoni, questi modelli tridimensionali  sono così precisi che costituiscono dei veri e propri "gemelli digitali" dei siti del patrimonio utili in materia di archeologia preventiva.

 

iconem drone

Yves Ubelmann e Philippe Barthélémy di ICONEM sul campo

 

"Con questi rilievi" spiega Yves Ubelmann, cofondatore della start-up, "è ormai possbile conservare la memoria e la conoscenza dei siti siriani in pericolo e soprattutto trasmettere questa conoscenza alle generazioni future. Inoltre, essi permettono di preparare i futuri restauri. Contribuiremo così alla lotta contro l'annientamento di un patrimonio storico e culturale eccezionale, nel momento in cui esso è più vulnerabile che mai".

Iconem ha creato nel corso degli anni stretti e privilegiati rapporti con gli organi di controllo del patrimonio di molti paesi. Dopo aver scansionato diversi tesori archeologici in Afganistan (valle di Bâmiyân, Mes Aynak), collaborato alla digitalizzazione dell'antica città di Pompei, lavorato in Iraq, Oman, Pakistan, Haiti, Iconem ha offerto la sua esperienza sui siti a rischio al servizio dell'archeologia siriana.

Dopo la missione di formazione, la società ha lanciato, in collaborazione con la direzione delle antichità, un vasta campagna di digitalizzazzione dei siti siriani.

 

Ugarit

Sito archeologico di Ugarit

 

"Di fronte agli avvenimenti drammatici che hanno toccato i nostri paesi, ci siamo rivolti a Iconem, la cui esperienza  e i lavori sul patrimonio in pericolo ci hanno permesso di reagire velocemente e di stabilire un programma adattato alla distruzione violenta del nostro patrimonio" ha spiegato Maamoun Abdulkarim, direttore delle antichità siriane. "Questa soluzione offre ai siti archeologici una vera speranza di rinascita e permetterò che si arrivi a conservarne la memoria. L'operazione che la DGAM ha svolto con con ICONEM ha permesso di evitare un perdita irriparabile per l'umanità".

 

Grazie a queste attività di documentazione, Iconem e la DGAM hanno realizzato il più grande database mondiale di dati 3D sui siti siriani dove è rappresentato l'insieme dei grandi periodi della storia del paese.

Ugarit
È qui che è stato ritrovato il più antico sistema di scrittura alfabetico al mondo.

Grande Moschea degli Omayyadi
Eretta nel VIII secolo, per diverso tempo fu il più grande edificio del mondo musulmano.

Teatro di Jable
Capolavoro del periodo romano risalente al III secolo a.C.

Case damscene
Appartenenti al periodo ottomano si trovano nel centro di Damasco attorno ad un patio centrale e al Palazzo Azem, antica residenza del governatore ottomano.

Krak dei Cavalieri e Cittadella di Dmasco
Del periodo medioevale appartengono al patrimonio mondiale dell'umanità.

Museo di Aleppo
Raccoglie le numerose opere del paese.

 

I dati acquisiti sui luoghi digitalizzati sono pubblicati costantemente sul sito d'Iconem e della DGAM (http://iconem.com/syria/) dove è possibile scoprirli attraverso delle visite virtuali interattive, video ed immagini di sintesi o delle documentazioni ad utilizzo scientifico (sezioni, prospetti). Cinque di questi siti archeologici sono già in libero accesso e l'integrità della collezione sarà disponibile alla fine di maggio.


Guarda il video sul rilievo 3D del Teatro di Jable in fondo alla notizia.

 

Fonte: ICONEM

 

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