L'Arco di Susa ricostruito in 3D

3d susa_modello-geometrico-textureSabato 12 aprile 2014 il gruppo di ricerca 3DOM del Centro Materiali e Microsistemi della FBK sarà a Susa (To) per illustrare i risultati dei rilievi fotogrammetrici e laser-scanner eseguiti la scorsa estate all'Arco di Augusto. Durante il convegno "L'arco di Susa e i monumenti della propaganda imperiale in età augustea", Fabio Remondino, coordinatore di 3DOM, esporrà al pubblico il risultato del lavoro di ricerca, svolto in concerto con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte, la Società Segusium e il Politecnico di Torino, che ha permesso di ricostruire un modello digitale tridimensionale del monumento.


Il convegno, organizzato dalla Società di ricerche e studi valsusini Segusium con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte, il Museo Antichità Egizie e la Città di Susa, e con il contributo della Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte e della Consulta Permanente dei Consiglieri della Provincia di Torino, celebra i 2000 anni dalla morte dell’imperatore Augusto, la cui memoria è rilevante nella città di Susa per il legame dell’Arco onorario a lui dedicato, uno dei monumenti più importanti della Valle di Susa.

 

Il convegno segusino, che intende celebrare il bimillenario della morte dell’imperatore Ottaviano Augusto (63 a. C. - 14 d. C.), è finalizzato da un lato a evidenziare i risultati conseguiti con le recenti indagini di scavo in Susa e con gli interventi effettuati sull’Arco di Augusto e nell’area del Castello (tra i quali i rilievi con il laser-scanner operati dal Politecnico di Torino e dalla 3DOM - 3D Optical Metrology Unit, FBK - Bruno Kessler Foundation di Trento e le analisi chimiche sulla pietra e su eventuali pigmenti eseguite dall’Università degli Studi di Torino), grazie anche al sostegno della Società di ricerche e studi valsusini «Segusium» e del Comune di Susa, dall’altro a fare il punto della situazione su un particolare tema: la propaganda politica augustea attraverso la lettura architettonica e storica dei suoi monumenti, nel quadro del nuovo assetto urbanistico che le città, in Italia e nelle province occidentali, presero in quel momento.

Nel pomeriggio verranno esposti al pubblico i risultati del biennale lavoro di ricerca promosso e finanziato da «Segusium» con il coordinamento e la supervisione della Soprintendenza ai Beni Archeologici del Piemonte per approfondire lo studio dell’Arco di Susa e del suo fregio. Nel luglio 2012, l'ingegner Fabio Remondino della Fondazione Bruno Kessler di Trento e la dottoressa Cristina Iacovino, specializzanda presso l'Università di Milano, Scuola di specializzazione in beni archeologici, avevano effettuato un rilievo fotogrammetrico (acquisizione dei dati metrici - forma e posizione) e uno con il laser-scanner dell'Arco. L’iniziativa era funzionale alla creazione di un modello digitale tridimensionale del monumento. Successivamente, tra il mese settembre e il mese dicembre, il dottor Alberto Agostoni, sotto la direzione del professor Maurizio Aceto, docente presso il corso di specializzazione in scienza e tecnologia dei Beni Culturali presso la facoltà di Torino, ha effettuato altri due tipi di analisi: la fotografia a luce radente e raggi ultravioletti e il prelievo mirato di piccoli frammenti di strato
pittorico – dell’ordine di un millimetro quadro ciascuno – per verificare la presenza di eventuali tracce di colore. Il convegno segusino sarà dunque l'occasione per conoscere definitivamente la provenienza del marmo, l'eventuale presenza di colore, la fattura del fregio e sue eventuali nuove interpretazioni alla luce di immagini ad alta definizione e tridimensionali.


Fonte: Fonazione Bruno Kessler

 

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